• I costosi interventi lungo il Misa finiranno solo per accrescere la pericolosità del fiume


    immagineDopo l’alluvione 2014 “tante sono state le iniziative” per cercare di risolvere la situazione esistente sul bacino del Misa, che ha portato ad allagare un terzo della nostra città.

    Una di queste iniziative si chiama “Contratto di Fiume” e vede il coinvolgimento di Enti Locali (comuni della Vallata, Provincia, Regione), Associazioni, Comitati, Categorie Economiche, Tecnici, ecc.

    Nel penultimo incontro dell’assemblea del Contratto di Fiume, tenutosi il 24 maggio 2017, ha relazionato il Consorzio di Bonifica delle Marche, presentando il progetto degli interventi da realizzare, con gli oltre 4,3 milioni di Euro messi a disposizione dalla Regione Marche. L’analisi condotta dal Consorzio di Bonifica, ha dichiarato l’ing. Nafez Saqer, ha evidenziato che le maggiori criticità sono presenti nel tratto finale del fiume cioè da dopo il ponte Zavatti fino all’uscita sul mare.

    Ha anche elencato le criticità che risultano essere:

    • i ponti perché sono con le pile in alveo e non a via inferiore (ostruiscono così la sezione di passaggio per circa 35 mq, rallentando la velocità dell’acqua e creando punti di accumulo per il materiale trasportato);
    • il restringimento del canale dopo il ponte della Ferrovia da circa 31 metri a 21;
    • la barra di depositi sabbiosi creatasi in mare di fronte alla foce che ha causato l’insabbiamento, che tutti possiamo vedere, presente nel canale.

    Tutte queste problematiche la nostra lista S.B.C. le aveva illustrate già nell’assemblea pubblica “Fiume sicuro?” del 30 ottobre 2015. Nella stessa assemblea abbiamo inoltre illustrato gli errori realizzati nei lavori commissionati dall’amministrazione di Senigallia e presentato gli interventi necessari per rendere sicuro il transito delle piene, nel tratto cittadino, fino ad una quantità d’acqua in transito di circa 625 mc/s (l’alluvione 2014 ha avuto un transito compreso tra i 400 e i 500 mc/s). I lavori da realizzare alla foce, (oltre a rifare i ponti Portone, Garibaldi, 2 Giugno e Perilli) , per noi si Senigallia Bene Comune, sono schematizzati nell’immagine riportata nell’articolo.

    Quello che però lascia sconcertati è che l’intera cifra, che si apprestano a spendere per i lavori, non è destinata a cercare di risolvere tali problematiche ma ad accrescerne il loro grado di pericolosità: pericolosità che attualmente si riverserà al centro della città di Senigallia dalle Saline alla Pace.

    L’ing. Nafez Saqer ha infatti dichiarato che i progetto non prende in considerazione alcun intervento dal ponte Zavatti alla foce: ne il dragaggio ne il rifacimento dei ponti. Di conseguenza la sistemazione degli argini e il taglio ulteriore della vegetazione ridurranno ulteriormente il tempo di corrivazione dell’acqua facendo arrivare più acqua e con maggiore velocità nel canale cittadino ostruito.

    Sempre l’ing. Nafez ha inoltre dichiarato che:

    1. “la vasca di laminazione è di poco conto rispetto alla rilevanza dei lavori da fare nel tratto cittadino e inoltre ha un costo di gran lunga superiore a metro cubo per l’acqua in transito;
    2. la vasca di laminazione di Brugnetto non è compresa nei 3.700.000 euro ancora a loro disposizione sui 4.300.000 originari;
    3. il Sindaco Mangialardi, ad una sua specifica domanda, si è detto favorevole ad allargare il canale fluviale dal ponte della ferrovia fino alla foce di 10 metri per mantenere tutto il tratto del canale cittadino a 31 metri di larghezza (1h 30’ 30” della registrazione) ;
    4. l’insabbiamento della foce è attualmente il maggior problema perché dai quattro metri di fondale sottratti dall’insabbiamento non possono transitare circa i due terzi dell’acqua in arrivo.

    Oggi il sindaco si dice favorevole a demolire l’intera banchina di ponente del fiume, quella che lo divide dal porto? Ma se la nostra mozione di riaprire solo il collegamento tra la 3°darsena e il fiume, che lui aveva fatto fare chiudere (non chiedevamo di demolire l’intera banchina che separa il fiume dal porto come afferma oggi l’ing. Nafez) non l’ha nemmeno presa in considerazione!

    E che dire dei ponti; ha fatto “arciappellare” caparbiamente il ponte Perilli spendendo la stessa cifra che occorreva per rifarlo nuovo, a campata unica e a via inferiore, e si appresta a rifare la stessa idiozia su ponte 2 giugno e ponte Garibaldi.

    Mangialardi, che mi leggi, e voi cittadini ascoltate quanto detto dai nostri tecnici e dai tecnici del Consorzio di Bonifica.

    Per non fare affogare la città occorre rifare tutti i ponti a campata unica e a via inferiore quindi sia il Ponte Perilli che il ponte Portone devono esser demoliti e questa volta, mi spiace per il Sindaco, non lo dice il consigliere Sartini che ha finito i neuroni, è scorretto, è in malafede “politicamente”, è un ladro di documenti, intasa gli uffici con gli accessi agli atti ma lo dice l’ing. Nafez Saqer per il Consorzio di Bonifica incaricato della progettazione direttamente dal Presidente Regionale Ceriscioli.

    A seguito della presentazione del 24 maggio sono state inoltrate le dovute osservazioni alla Regione Marche e al Contratto di Fiume da parte dei componenti del Contratto di Fiume: Associazione Confluenze, Comitato a difesa del territorio Area agricola di compensazione idrica località Brugnetto, Comitato Alluvionati Città di Senigallia, Osservatorio Misa, WWF Marche e da parte mia per l’O.F.S. Senigallia.

    In pdf le osservazioni alla presentazione del 24 maggio 2017 (Allegato 1)

    Chi vuole può scaricare la presentazione del modello sopra in pdf fatto da Senigallia Bene Comune (Allegato 2) o rivedere l’evento “Fiume Sicuro?” su youtube.(Sei filmati in totale senza le domande del pubblico: Introduzione dell’avvocato Riccardo Pizzi e intervento del consigliere Giorgio Sartini ; Intervento dell’ingegnere Paolo Landi ; Intervento dell’ingegnere Giuseppe Fornaroli ; Intervento dell’ingegnere Massimo Gennaro ; Intervento del professore Paolo Turchi ; Intervento dell’ingegnere Vito Macchia)

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  • Senigallia Bene Comune si dota di una propria App

    app3Sono appena trascorsi due anni dalle elezioni del 31/05/2015 e l’attività politica della lista civica SENIGALLIA BENE COMUNE (S.B.C.) è stata intensa e la costante attività di controllo svolta dal Consigliere Giorgio Sartini ha contribuito a far emergere molte “note dolenti”, dalla ispezione del M.E.F., al conferimento in discarica della sabbia della nostra amata spiaggia, alla gestione “antieconomica” della piscina comunale delle Saline.

    Da oggi il gruppo di cittadini che compongono la lista si dota di un altro canale di informazione, a disposizione dei cittadini: è “nata” l’APP di Senigallia Bene Comune.

    È disponibile sia per piattaforma Android che iOS, cercando il nome “senigallia bene comune” sui rispettivi store delle APP.

    Si tratta di una APP molto semplice e leggera che consente, a chi vuole seguire le attività della lista civica, di restare sempre aggiornato sui nuovi articoli pubblicati, leggendone il testo direttamente dalla APP, e ricevere notifiche in caso di comunicazioni importanti.

    Questo strumento consentirà inoltre di partecipare a sondaggi, proporre iniziative, fare segnalazioni e comunicare con i componenti della lista, tramite la sezione “contatti”, secondo una visione partecipativa della vita pubblica cittadina. Perché per noi la trasparenza è un valore effettivo.

    La APP presenta una barra nella parte bassa dello schermo, in cui sono presenti quattro icone:

    app1

    • Il Blog: in cui sono elencati in ordine cronologico i testi degli articoli;
    • I Contatti: in cui è possibile contattare i membri della lista, proporre iniziative, sottoporre problemi, fare segnalazioni, partecipare ai tavoli di lavoro;
    • Facebook: è il link alla pagina facebook della lista civica, su cui è possibile seguire i video, le proposte, gli articoli e le iniziative di S.B.C.;
    • Notifiche: la sezione in cui la lista invia notifiche a chi ha installato la APP riguardanti questioni e/o attività urgenti; questa sezione sarà utilizzata per informare i cittadini sulle iniziative della lista riguardanti la TARI, per esempio.

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    Quindi un nuovo ed importante strumento di partecipazione e coinvolgimento dei cittadini alla vita democratica e politica della città, ma anche un canale veloce per tenere tutti informati su ciò che accade all’interno del nostro Comune, grazie all’infaticabile e tenace lavoro del Consigliere Sartini e della sua squadra.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Mitigare il rischio che Vivi Senigallia dica inesattezze

    DanniAlluvione5La lista “Vivi Senigallia”, esce dal torpore e non perde l’occasione per dire inesattezze! A leggere “Risarcimenti imprese alluvionate, esulta anche Vivi Senigallia” sugli indennizzi c’è da sentirsi mancare per l’insieme di corbellerie e spot pubblicitari riportati.

    Ma andiamo con ordine:

    “Assieme ai rimborsi per privati cittadini, questo ulteriore risultato va inscritto in un percorso di grande impegno, in particolare, da parte del Sindaco Maurizio Mangialardi, che in questi tre anni, con continuità, tenacia e grande capacità è riuscito a conseguire.”

    Quindi ora i cittadini di Senigallia tutti contenti e felici hanno ottenuto una briciolina, 13.8 milioni sugli oltre 180 milioni dei danni subiti (appena il 7,5%). Se inoltre consideriamo chi ha potuto ricevere il finanziamento, ci accorgiamo che le persone più in difficoltà non hanno potuto presentare le fatture dei lavori fatti e quindi non hanno avuto nulla mentre chi poteva permettersi di pagare e fatturare i lavori eseguiti ha ottenuto l’80% di quanto dichiarato. Il principio democratico in base al quale se hai avuto 10.000 € di danni, a prescindere dal fatto se hai eseguito i lavori in proprio o tramite impresa, ti riconosco sempre la stessa percentuale del danno subito, è stata completamente disattesa. Inoltre del miliardo e mezzo di euro stanziati, con rimborso in 15 – 20 e 25 anni, circa 650 milioni servono a coprire il finanziamento delle banche cioè quasi il 44% di quanto finanziato con le nostre tasse, va a finire nelle tasche dei banchieri. L’ennesimo regalo alle banche sempre fatto dal governo Renzi.

    Ora:

    “Un sindaco, Maurizio Mangialardi, che ha lottato al fianco dei cittadini e di tutti i volontari senza sosta nei giorni dell’alluvione rimettendo in piedi la città in meno di una settimana, gestendo l’emergenza rifiuti in maniera accademica; …”

    può essere vero?

    Bene noi “urlatori” abbiamo chiesto e ottenuto dopo quasi 2 anni i dati relativi alle spese sostenute per l’alluvione ed i contributi dati a privati e ditte e vi diciamo che di gestione accademica non c’è proprio nulla, anzi si rasenta la incompetenza amministrativa e politica totale. Troppo lungo per potervelo spiegare nei dettagli con un articolo, vi riportiamo solo due casi tra le decine e decine di lavori svolti e pagati dal Comune per l’alluvione.

    La fattura 15 del 02/07/2014 (Pagina 1 dell’allegato) riporta:

    • un operaio 105 ore a 32,48 € ora
    • un miniscavatore 168 ore a 60 € ora
    • un autocarro 3 assi 141 ore a 60 € ora
    • un autocarro 2 assi 58 ore a 55 € ora
    • un miniescavatore 50 126 ore a 53 € ora

    Lo strano è che le ore totali dei mezzi sono di gran lunga superiori alla presenza dell’operaio cioè 493 ore per i mezzi e 105 ore di presenza di un operaio. Se ne deduce che i mezzi hanno operato da soli per 388 ore.

    Un’altra fattura la 1214 del 23/07/2014 (Pagina 2 dell’allegato) comporta la fatturazione di:

    • 395,5 ore di utilizzo di una autobotte a 130.00€ ora
    • 69,5 ore di manodopera a 35,00 € ora
    • 29 ore di autocarro con generatore a 95.00 €.

    Anche in questo caso lo strano è che le ore del personale, dato che erano sempre in due non come nel caso precedente, dovevano essere 799 ore. Comunque in base al fatturato, per le 395,5 ore di utilizzo dei mezzi, considerando che questi siano stati in funzione 16 ore al giorno, si hanno 24,72 giorni di lavoro mentre gli operai coprono appena 2,17 giorni di lavoro sempre con 16 ore giorno. Anche in questo caso l’autobotte ha lavorato da sola per 22,55 giorni su 24,74. Ovviamente l’autobotte è stata noleggiata a soli 2.537,6 € al giorno (16 ore) comprensivi dell’IVA 22%.

    “Una dimostrazione, questa, che spiega la differenza tra “capacità amministrativa” e “urlatori”, l’impegno fattivo del primo cittadino e di tutti i rappresentanti istituzionali coinvolti dimostra che l’attività politica è nell’interesse di tutti, fornendo risposte e risolvendo problemi.”

    Gli urlatori veri non urlano sui social e sui giornali ma scrivono a chi di dovere e portano all’attenzione dei cittadini dati documentati e indiscutibili. Per i due casi su esposti il noleggio giornaliero dei mezzi su evidenziati (per 24 ore cioè l’intera giornata) oscilla tra i 35 e i 120 €: bella dimostrazione di gestione delle risorse pubbliche (fonte: http://www.assonolo.it/ ).

    Poi

    “La gestione delle diverse fasi di emergenza ed i risultati ottenuti per il bene della città e di tutti coloro ne sono stati colpiti è l’esempio di quella intelligenza politica che, piuttosto che girarsi attorno come un personaggio dei videogames ad indicare con la spada dei giusti i possibili cattivi, agisce a tutela dei diritti dei cittadini.”

    In effetti i risultati ottenuti per il bene della città sono sotto gli occhi di tutti:

    1. TARI aumentata del 50% di media per l’abbandono del materiale tranciato sul fiume
    2. trasporto in discarica del materiale spiaggiato composto per l’82% da sabbia
    3. foce del fiume, completamente ostruita
    4. arginature ancora piene dei fori degli animali per accedere alle loro tane
    5. argini compromessi dall’accelerazione del deflusso delle piene che li ha erosi alla base, per via di interventi sulla vegetazione ripariale totalmente privi di qualsiasi competenza tecnico scientifica
    6. ponti cittadini ristrutturati senza eliminare le pile in alveo e senza alzare l’intradosso
    7. realizzazione della vasca di laminazione (Dio non voglia che si realizzi mai così come pensata) che, rispetto ai 150 mc/s che la foce attualmente può far defluire, lascia passare 306 mc dalla sua strettoia che sommati ai 150 mc circa che possono portare gli affluenti presenti a valle della vasca da un totale di circa 456 mc/s equivalenti ad una portata superiore a quella del 3 maggio 2014 e a tre volte la quantità d’acqua che può, attualmente, defluire in mare (Quindi prima apriamo per bene e in modo duraturo la foce e poi parliamo di come realizzare la vasca di laminazione)
    8. Ponte 2 giugno e Garibaldi a rischio caduta in alveo

    BASTA! Fatevela finita di illudere i cittadini e cominciate a fare quello che avete promesso durante la campagna elettorale: “METTETE REALMENTE IN SICUREZZA LA CITTA’ DA FUTURE ALLUVIONI” a cominciare dal prossimo intervento previsto per i ponti cittadini.

    Lista civica Senigallia Bene Comune

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  • Accesso agli atti: perché il comune non attua il proprio regolamento?

    bancadatiDa quando siedo in Consiglio comunale, assieme al gruppo di cittadini che compongono Senigallia Bene Comune, ho voluto svolgere con responsabilità il ruolo di Consigliere di opposizione. Per poter controllare l’operato del Comune, occorre avere conoscenza di ciò che l’amministrazione decide e verificare come viene svolta l’azione comunale; per far questo uno strumento è l’accesso agli atti e dal giugno 2015 ad oggi ne ho depositati 89.

    Il sindaco e qualcun altro mi ha tacciato di intasare gli uffici comunali, con le mie richieste di documenti; sempre il sindaco e qualcun altro mi hanno apostrofato in malo modo, reo del solo fatto di voler svolgere fino in fondo il ruolo di Consigliere.

    Ma se il sindaco volesse esentare gli uffici dal rispondere ai miei accessi atti, un modo ci sarebbe; ed è previsto dall’attuale Regolamento per il funzionamento del Consiglio comunale e delle Commissioni consiliari”. L’art.7 comma 7 del citato Regolamento prevede che:

    “Al fine dell’esercizio da parte dei Consiglieri Comunali del diritto loro spettante di accesso agli atti del Comune, ciascun Consigliere può avvalersi delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente”.

    Considerato che tale facoltà non è resa possibile, il 21/11/2016 ho richiesto (Vedi allegato 1) all’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi del Comune di Senigallia, dott. Sergio Cingolani, di potermi avvalere “delle banca dati e delle funzioni previste nel sistema informatico comunale a disposizione degli organi istituzionali dell’Ente”.

    Celermente, l’IT Manager dell’ufficio sistemi informativi inoltrava la richiesta ai propri dirigenti di riferimento: Dott. Morganti Stefano, Dott. Mirti Paolo e D.ssa Filonzi Laura (Vedi allegato 2).

    Sottolineo che tecnicamente attuare tale facoltà è banale e veloce, tanto che l’accesso da remoto al P.E.G. mi è stato già autorizzato da tempo.

    Non avendo avuto un riscontro da parte dell’ IT Manager dell’ufficio sistemi informativi, il giorno seguente (22/11/2016) ho inoltrato una richiesta di convocazione della 1° commissione consigliare per “Chiarimenti urgenti sulla modalità di applicazione dell’ART. 7 comma 7 del Regolamento Comunale per il Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Comunali” (Vedi allegato 3).

    Dopo circa tre mesi, il 19/01/2017 in 1° commissione si è discusso quanto da me richiesto ed il segretario comunale si prese l’impegno che quanto prima avrebbe valutato le modalità di accesso (Vedi allegato 4Vedi registrazione video).

    Considerato che nulla avveniva, il 07/02/2017 ho scritto al Segretario Comunale, e per conoscenza al Prefetto di Ancona, per sollecitare quanto previsto dal Regolamento Comunale (Vedi allegato 5).

    Successivamente, ogni qualvolta ho incontrato il Segretario Comunale ho verbalmente sollecitato l’apertura della Banca Dati del Protocollo Comunale ottenendo però sempre la medesima risposta: “Consigliere Sartini mi scuso sono impegnatissimo quanto prima ci metto mano per regolamentare come modificare lo Statuto Comunale: Statuto Comunale ormai datato”; in realtà l’ultima modifica dello statuto comunale è del 21 dicembre 2015.

    Considerato che sono passati tre mesi e nulla, a parte le parole, è stato fatto, ho scritto al Prefetto e per conoscenza anche al Ministero degli Interni ed all’A.N.A.C. per porre allo loro attenzione la grave situazione di mancata trasparenza (Vedi allegato 6).

    Il persistente ed immotivato rifiuto da parte dell’amministrazione comunale, in particolare del Segretario, di fatto mi priva di poter utilizzare uno strumento fondamentale, quale è il Protocollo Comunale, per poter aver conoscenza dell’attività amministrativa dell’Ente, avendo anche il beneficio di esonerare gli Uffici comunali a dover riscontrare parte delle innumerevoli istanze di accesso atti depositate dal giugno 2015 ad oggi.

    Sindaco e segretario, perché non applicate il Regolamento? Perché non dare la possibilità ai Consiglieri di accedere alle banche dati?

    Giorgio Sartini - Senigallia Bene Comune

     

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  • Tennis al Ponterosso: gli errori che hanno portato all’attuale stato di abbandono

    tennisponterossoNegli anni 90 la loro trasformazione in orribili lastroni di materiale sintetico ha sancito la fine di una storia gloriosa per il tennis; dal 2000 si è perseverato nell’errore ed il degrado di oggi è evidente agli occhi di tutti e oggi più cittadini levano le loro proteste.

    La UISP nel 2004 ne ha avuto la gestione, come riporta la delibera n.19 del 26/01/2010 della Giunta Municipale: “A seguito di precedente bando pubblico approvato con delibera di G.M. n. 28 del 29/01/2004 il complesso è stato concesso dal 29/04/2004 al 28/04/2010 alla UISP Senigallia, senza possibilità di proroga tacita (…) considerato che l’Amministrazione Comunale è interessata al mantenimento dell’affidamento della gestione del complesso sportivo e ricreativo, per una durata di anni 2, sino al 28/04/2012, al fine di non condizionare per un lungo periodo la destinazione urbanistica dell’area, salvo rinnovo per ulteriori anni 2 per concorde volontà delle parti.”

    Peccato però che le condizioni poste per il bando fossero abbastanza favorevoli a chi aveva già gestito per 6 anni l’impianto in quanto: non avrebbe dovuto fare investimenti che altri avrebbero dovuto fare per una gestione di appena 2 anni eventualmente rinnovabili per altri due. Abbiamo consultato le cronache dell’epoca trovando spunti che ci portano a dire che anche in quel caso (come per la piscina Saline) non erano mancate particolari condizioni in grado di determinare l’esito della gara.

    Peraltro già la delibera sopracitata era un forte condizionamento prevedendo un “salvo rinnovo per ulteriori anni 2 per concorde volontà delle parti”. Ma forse l’impianto non era molto redditizio (anche se la UISP aveva chiesto ed ottenuto la proroga di due anni per la gestione) perché la Giunta Municipale approvava la delibera n. 228 del 10/12/2013 con l’oggetto: UISP – CONCESSIONE IMPIANTO PONTEROSSO – RECESSO ANTICIPATO – PREDISPOSIZIONE PER NUOVA ASSEGNAZIONE. – che riportava testualmente: “Successivamente, a causa del fortunale dell’11 Novembre che ha danneggiato in maniera irreparabile il pallone pressostatico, dove si svolgevano le attività nel periodo autunnale ed invernale, la stessa UISP, con nota del 25/11/2013, ha richiesto la sospensione del canone e la possibile riconsegna dell’immobile al 31/12/2013, tenuto conto che nel frattempo è cessata alla data del 31/10/2013, anche l’attività del ristorante, per le medesime condizioni delle strutture.”

    E ancora, “- Ritenuto pertanto opportuno, in deroga al contratto vigente, accogliere la richiesta della UISP circa il recesso anticipato al 30/11/2013, concedendo il tempo tecnico per la rimozione delle attrezzature ed arredi fino al 31/12/2013 con la contestuale riconsegna dell’intero complesso, in quanto ciò permetterebbe al Comune di procedere ad un nuovo bando per l’assegnazione del complesso entro il mese di febbraio 2014, sino alla scadenza del contratto con la Regione al 19/05/2019, e contestualmente permetterebbe al nuovo gestore di provvedere a quanto necessario per la messa in piena funzionalità del complesso stesso, prima della stagione estiva 2014.”

    In questo caso la UISP ha lasciato dopo ben 8 anni di gestione ed il Comune, con il sindaco Mangialardi in testa, non ha più dato seguito a quanto deliberato favorendo così lo stato di abbandono in cui si trovano attualmente i campi da tennis del Ponte Rosso.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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