• Un’alternativa all’attuale amministrazione comunale è possibile


    2013-09-10_144346Mi chiamo Egidio Cardinale, sono un cittadino Senigalliese. Dopo il conseguimento di una laurea in Ingegneria Elettronica, un Dottorato di Ricerca in Sistemi Artificiali Intelligenti ed un International Fellow a Stanford ed essere stato membro della comunità scientifica internazionale per alcuni anni, ho deciso di tornare in Italia e svolgere l’attività di consulente nel campo dell’innovazione tecnologica per aziende e P.A..

    Scelgo di scendere in campo per la lista apartitica Senigallia Bene Comune, perché ritengo che sia possibile una alternativa all’attuale amministrazione,troppo ingessata in vecchie logiche di partito e schemi di sviluppo obsoleti; ritengo inoltre che il potere nelle mani delle stesse persone per troppo tempo, non giovi alla città ed alla democrazia.

    La nostra città ha bisogno di una sferzata di cambiamento ed ‘una boccata d’aria fresca’, ma per farlo, bisogna avere capacità, spirito di iniziativa e soprattutto dare spazio al merito: troppi giovani con indiscusse capacità sono costretti a lasciare Senigallia per andare a lavorare altrove, perché non vengono create nella nostra città le giuste opportunità di sviluppo o non gli viene dato spazio , costringendoli a ripiegare su loro stessi.

    Allora l’idea proposta dalla lista Senigallia Bene Comune e dal candidato sindaco Giorgio Sartini, del Comune come partner di imprese e singoli, unita all’idea di amministratori pronti ad una azione di ascolto verso i cittadini è risultata vincente nei confronti dell’arroganza e del determinismo. Unito a questo, la mia ferma convinzione, che non sia possibile sostenere un candidato sindaco che non si dissoci, ma anzi sia legato a Partiti che hanno dissanguato l’Italia e rubato agli onesti cittadini non solo i denari, come anche i recenti fatti di cronaca hanno dimostrato, ma anche quel poco di dignità che gli era rimasta.

    Vi aspettiamo venerdì 24 aprile presso il Centro Sociale delle Saline alle ore 21

  • Altro che ambiti di riqualificazione urbana, uno scempio a cielo aperto!

    riqualificazioneIl comune a ridosso delle elezioni e dunque in piena  campagna elettorale si appresta  a rimediare agli errori di questi anni soprattutto in tema di urbanistica della città murata facendo convegni riguardanti un Piano strutturale di conservazione e valorizzazione del sistema delle mura della città. E’ notizia di questi giorni l’approvazione di questo Piano,  presentato in mediateca lo scorso 2 aprile dove si spendono parole importanti ‘sulla città di lungo corso e sulla città bella’. Le ‘parole sono pietre’ scriveva Carlo Levi, le stesse pietre delle mura storiche a ridosso del Bastione Rodi che ricordano ciò che non è stato fatto…altro che ‘città bella’…uno scempio a cielo aperto che tutti i cittadini possono vedere se passeggiano lungo via Rodi o via Annibal Caro. Correva l’anno 2004 quando l’architetto Pierluigi Cervellati, nell’agosto di ben 11 anni fa, consegnò la sua relazione generale, del Piano Particolareggiato per il Centro Storico, che venne poi approvata con la delibera del Consiglio Comunale n. 89 del 2009 (Giunta Angeloni).

    Per chi non avesse più memoria all’epoca dell’approvazione del nuovo Piano Particolareggiato era assessore all’urbanistica Maurizio Mangialardi  e vice-sindaco, l’attuale assessore all’urbanistica, Simone Ceresoni. In quel documento, che ricordiamo è ancora vigente per tutti cittadini che nel centro storico vogliono ristrutturare la propria abitazione, si dice chiaramente che tutta la progettazione e l’organizzazione degli spazi è volta, ‘alla tutela e valorizzazione delle mura urbiche’.  In particolare l’articolo 27 delle norme tecniche di attuazione dice che “…nell’’ambito delle mura storiche con relative aree di verde di rispetto si dovrà prevedere la possibilità di un percorso di uso pubblico e che  le fasce di rispetto laterali sono inedificabili e devono essere mantenute a verde”.

    Eravamo nel 2009.

    ‘Le parole sono pietre’ quelle mai restaurate e valorizzate di questa parte così importante della città…e che ora con molto ritardo ci si appresta a ‘sistemare’ con un nuovo Piano di valorizzazione. Il Piano però c’era e c’è ancora e allora perché riparlare ancora di azioni che dovevano essere fatte prioritariamente diversi anni fa? Ora, nel 2015, qualsiasi cittadino può osservare che la situazione in particolare nella zona denominata  Bastione Rodi non è proprio come prefigurata. Ricordiamo che quest’area così importante insiste sulle mura storiche, sulla cinta murata che l’architetto Cervellati voleva salvaguardare ‘in prima istanza’ attraverso una ‘politica tesa a rendere leggibile all’interno come all’esterno  il perimetro murario.” Se ci affacciamo su via Annibal Caro o su via Rodi lo spettacolo a cui si assiste è ben altro.  Abbiamo in realtà un edificio ormai fatiscente, uno scheletro di cemento  a ridosso delle mura che purtroppo rimarrà lì non si sa ancora per quanto.

    Senigallia Bene Comune si domanda come sia stato possibile arrivare alla costruzione di un tale edificio proprio a ridosso delle mura. Come mai la Soprintendenza ha autorizzato una costruzione così imponente, vicinissimo al perimetro storico  e perché l’amministrazione comunale ha permesso tutto ciò? Riteniamo che non sia  solo un problema di crisi economica o di sostenibilità del progetto. Riteniamo invece che non ci sia stata lungimiranza proprio nella fase attuativa  che attiene al governo di una città. Dov’è allora la salvaguardia del verde? Dove l’inedificabilità a tutela e valorizzazione del percorso storico? Dov’è la leggibilità del perimetro murario? Dove le strategie della città  ‘città bella’?

    ‘Le parole sono pietre’ e le chiacchiere stanno a zero perché tutto ciò che è stato progettato e approvato nel lontano 2009 doveva essere fatto e fatto bene. Parlare adesso (e a ridosso delle elezioni) di un  Piano Strutturale di conservazione e valorizzazione  francamente è come chiudere la stalla a buoi scappati. Sembra far finta che il passato progettuale non ci sia mai stato. E invece i documenti ci sono e dicono che la riqualificazione e la valorizzazione doveva e poteva  essere fatta  in un certo modo ma ciò che si vede è ben altro. C’è un Piano Particolareggiato, approvato e che ha come suo primo obiettivo ‘ la città murata e le aree ad essa tangenti’.  Al suo interno sono state stabilite quattro aree di riqualificazione urbana due in particolare riguardano e interessano le mura storiche. Che fare allora? Nell’area Ex Arena Italia si costruirà un altro edificio? Il bastione Rodi è un’incompiuta di cemento e impalcature pericolanti, le mura urbiche non sono ancora né visibili né valorizzate…

    Non sbagliava l’architetto Cervellati  quando affermava, sempre nella sua relazione generale approvata in consiglio, che ‘non sarà possibile  nei tempi medi ricostituire e restituire l’assetto originario della zona del Portotuttavia, si possono migliorare non poche cose. In prima istanza occorre salvaguardare la mura’.(p.105 Relazione Generale PPCS)  Per Senigallia Bene Comune il tempo è passato e purtroppo ciò che ci ha restituito l’amministrazione attuale non ci piace e vorremmo qualcosa di diverso per i cittadini. Noi tutti vediamo ben altro, che di fatto stride  con quanto scritto e approvato dal consiglio comunale di sei anni fa; l’unica cosa che è rimasta è la perfetta continuità dei politici attualmente presenti: loro c’erano e ci sono ancora. Occorre fare memoria di ciò che è stato fatto e ciò che è stato promesso, delle parole scritte e pronunciate ieri e ora; occorre attenersi ai documenti e al merito delle cose. Questo è lo stile politico che ci piace fare e attuare se saremo eletti dai cittadini.

  • Il lavoro di squadra è fondamentale

    VanessaMi chiamo Vanessa Barcaglioni, ho 40 anni, sono di Senigallia e vivo al Vivere Verde fin da bambina. Ho due figlie di 2 e 6 anni che si stanno affacciando al complicato mondo della scuola. Lavoro come ingegnere, da più di 10 anni, per una Società di Ingegneria in provincia di Pesaro, che si occupa di progettazione di grandi impianti energetici. Il lavoro di squadra è la base della nostra organizzazione.

    Col tempo ho imparato che il lavoro di squadra è fondamentale e che un gruppo di persone che condivide un obiettivo comune può realizzare cose impossibili. Risolvere i problemi in modo costruttivo, sfruttare le risorse in modo efficace, valorizzare e integrare i contributi e le potenzialità di ogni singolo membro sono la base del lavoro di squadra di un team di progetto.

    Come nel lavoro, anche nella vita privata sono abituata ad organizzare al meglio il tempo, le risorse e le energie per far fronte agli impegni quotidiani, e a trovare il giusto tempo da dedicare al lavoro, alla casa, alla famiglia e a me stessa.

    Odio gli sprechi!

    Per questo motivo ho deciso di dedicarmi anche alla Città, perchè secondo me Senigallia deve essere gestita da persone che amino il lavoro di squadra, che siano in grado di unire competenze ed esperienze che diano vita a sinergie produttive d’eccellenza. Ma soprattutto persone che siano motivate dallo stesso obiettivo comune ovvero il bene della città e di tutti cittadini. Chi mi conosce può confermare che sono una persona trasparente, solare e piena di voglia di fare. In Senigallia Bene Comune ho trovato persone come me. Queste sono il genere di persone che voglio che gestiscano la Città, che tutelino i nostri diritti e amministrino i nostri soldi.

    Vi invito a conoscerci e a conoscere il nostro candidato Sindaco Giorgio Sartini, giovedì 16 Aprile alle ore 21:00 al Circolo Bocciofilo “Le Querce”, a fianco ai campi da tennis del Vivere Verde.

  • La salute dei cittadini senigalliesi non è stata una priorità di questa amministrazione

    retro flyer cambiare si puo con scritteÈ  consapevolezza comune che l’ospedale di Senigallia sia in enorme difficoltà, lo è nella percezione della gente e lo è realmente visti i continui tagli al personale e ai reparti. Dal 2010 ad oggi l’amministrazione Mangialardi è stata incapace di opporsi ai tagli e ridimensionamenti imposti al territorio senigalliese per i vari servizi (assistenza domiciliare, educativa domiciliare, assistenza percorso nascita, ecc. ecc.). A differenza di altri Sindaci, come quello di Cingoli. Oggi che la campagna elettorale si avvicina, quegli stessi amministratori non possono fare promesse di difesa della struttura ospedaliera.

    Cosa fare allora?

    Senigallia Bene Comune propone ai cittadini un modello di sanità che possa superare gli assetti attuali perché  la salute dei senigalliesi  diventi davvero una delle priorità dell’agenda politica di un Sindaco.

    Il modello di Sanità necessario per affrontare in maniera sostenibile le criticità più evidenti deve basarsi su servizi territoriali profondamente rinnovati, sia sul versante della programmazione, del governo, sia su quello della produzione-erogazione dei servizi, per superare l’attuale modalità di lavoro prevalentemente individuale ed autoreferenziale dei vari operatori, e transitare ad un modello di lavoro in team, che affronti la cronicità in un’ottica di medicina di iniziativa.

    La maggior parte dei bisogni sanitari e sociali dei cittadini è, dunque, legata alle malattie croniche ed alle loro conseguenze. Questi bisogni devono trovare risposta nella nuova organizzazione del territorio per rendere equo e sostenibile il sistema.

    La politica per poter incidere nelle scelte organizzative sanitarie della propria città, a tutela anche dei comuni e frazioni limitrofi, deve conoscere l’offerta sanitaria che il territorio offre, ma soprattutto il fabbisogno dei suoi cittadini perché purtroppo molti  cittadini senigalliesi che decidono di curarsi fuori regione ( in Emilia Romagna o Lombardia)  sono diversi.

    Il distretto di Senigallia comprende circa 80.048 abitanti, di cui il 23,8 % ultra sessantacinquenni. Analizzando i dati anno 2013 relativi al fabbisogno di ricoveri ospedalieri, si considera una popolazione pesata ospedaliera pari a 81.674 abitanti. I cittadini del distretto di Senigallia hanno avuto bisogno di 13.063 ricoveri sia in ospedali della regione che fuori regione. Il tasso di ospedalizzazione è del 159,9 per 1000 abitanti, tra i più bassi rispetto agli altri distretti dell’Area Vasta 2 e perfettamente in linea con quanto stabilito dal Ministero (160 per 1000 abitanti), con un valore economico pari a circa 43.540.000 euro. Il 90% del bisogno è soddisfatto all’interno della regione, tale percentuale è la più bassa rispetto a quella degli altri distretti dell’AV2, a dimostrazione che bisogna rafforzare il Presidio Ospedaliero di Senigallia.

    Senigallia, rispetto agli altri distretti dell’AV2 presenta il più alto indice di ricambio della popolazione attiva 148,9% e il più alto indice di vecchiaia 207,5%. Questi dati mostrano chiaramente la necessità per Senigallia di mantenere, tutelare e rafforzare contemporaneamente il Dipartimento materno-infantile e tutti i servizi per la popolazione anziana.

    I punti programmatici di Senigallia  Bene Comune per quanto riguarda la Sanità sono molteplici, molti dei quali necessitano di interventi integrati tra enti pubblici e privati. Appare utopistico e a volte inutile fare una bella lista di tutte le attività che dovrebbero essere fatte o tutelate, quindi noi pensiamo che tutto il sistema sanitario debba basarsi su valori e aspetti fondamentali che sono: Appropriatezza, EfficaciaSicurezza,  Integrazione dell’Ospedale di Territorio e Innovazione Organizzativa e Gestionale.

    La programmazione di interventi di sanità pubblica non devono essere organizzati esclusivamente pensando di essere completamente esaustivi all’interno del territorio senigalliese, ma integrandoci con i presidi ospedalieri e territoriali pubblici e privati della nostra Regione e, se necessario, promuovendo anche accordi con altre Regioni.

    L’importante è che il cittadino senigalliese abbia le stesse possibilità nell’accesso e cura delle patologie che lo affliggono.

    Queste le azioni migliorative che metteremo in campo e su cui investire in termini di promozione della salute e cura.

    Minori e Adolescenti

    • Programmare iniziative per la prevenzione delle dipendenze da alcol, droghe e gioco d’azzardo. (Ad esempio per quanto riguarda il gioco d’azzardo, non concedere più autorizzazioni a sale giochi fino a rendere Senigallia free da luoghi autorizzati al gioco d’azzardo).
    • Migliorare la diagnosi e la presa in carico di disturbi borderline riguardanti: la gestione dell’aggressività, della sessualità, uso di sostanze, disturbi alimentari, etc (integrazione tra consultorio-dipartimento delle dipendenze, dipartimento salute mentale-ospedale).
    • Programmare in collaborazione con l’AV2 uno “screening” con professionisti urologi-andrologi per il riconoscimento precoce di disturbi dell’apparato riproduttivo maschile nei giovani uomini.
    • Attivare il percorso di riconoscimento comunità amica del bambino- UNICEF.
    • Garantire la formazione dei professionisti nell’individuazione degli abusi sui minori.

    Maternità e paternità responsabile

    • Attivazione di servizi di sostegno alla genitorialità (ostetrica-ginecologo-psicologa) nelle coppie, in particolare nella fase pre-concezionale e post-concezionale.
    • Recupero della genitorialità nei casi di maltrattamento e violenze.
    • Facilitare i percorsi di mediazioni familiare nei casi di separazione e divorzio in famiglie con figli minori.

    Anziani

    • Attivazione/Rafforzamento di ambulatori integrati ospedale-territorio per la prevenzione dello scompenso cardiaco e diabete, con programmi concordati tra i medici di medicina generale, i professionisti ospedalieri, gli specialisti ambulatoriali e con infermieri del territorio che valutino e gestiscano la cronicità programmando visite e esami strumentali (non lista di attesa) prevenendo così le fasi di acuzie e i ricoveri ospedalieri.

    Persone con fragilità fisica e psichica

    • Facilitare e favorire percorsi integrati sanitari e sociali innovativi al fine di garantire cure appropriate in setting assistenziali adeguati cercando di costruire un contesto abitativo il più naturale possibile supportato da interventi di natura sociale e sanitaria.

    Adulti

    • Rafforzare le attività rivolte alla promozione dei corretti stili di vita anche tramite campagne formative in collaborazione con gli enti locali e i luoghi di lavoro.
    • Rafforzare e migliorare l’adesione e il percorso dei tre screening per la prevenzione del tumore della mammella, del colon retto e della cervice uterina.
    • Promozione della rete per la prevenzione della violenza di genere.

    Migranti

    • Riattivazione della mediazione culturale trasversale alla sanità, comune, scuola;
    • Vengono garantite tutte le prestazioni e interventi sopracitati.

    Queste sono le nostre azioni per la salute dei cittadini senigalliesi: proposte concrete che fin d’ora possiamo attuare attraverso una seria politica di tutela sanitaria.

    In particolare l’equità di accesso, presupposto per l’equità di trattamento, deve essere valorizzata nei confronti delle fasce più deboli o svantaggiate della popolazione, come gli anziani fragili, immigrati, cittadini in carico ai servizi sociali, nell’ambito della salute mentale e delle dipendenze.

  • L’impegno per la cosa pubblica ha un alto valore

    DSC_8222Mi chiamo Cristiano Tombesi, sono nato a Senigallia, ho 44 anni, sposato e padre di due figli. Sono responsabile commerciale di un’azienda del senigalliese e nel lavoro cerco sempre di migliorarmi puntando a nuovi obiettivi perché solo così si può crescere e stare al passo con i tempi. Credo che l’impegno nella professione debba essere totale come nella vita e apprezzo sempre chi vuole migliorare se stesso e ciò che gli sta intorno. Vorrei applicare questa mia visione del lavoro anche all’amministrazione della città, perché l’impegno per la ‘cosa pubblica’ ha un alto valore civile e deve essere espletato in coscienza e competenza.

    Facendo un rapido bilancio mi accorgo che stiamo vivendo un momento difficile; molte famiglie sono in difficoltà a causa della perdita del posto di  lavoro e gli anziani ed i bambini vengono penalizzati da scelte politiche sempre più restrittive e volte al risparmio.

    L’esercizio della politica di questi anni a Senigallia ritengo abbia, purtroppo, guardato principalmente all’interesse di pochi e non al bene della comunità; questa valutazione mi ha portato nel tempo a vivere con distacco la gestione della cosa pubblica perché i partiti hanno nei fatti esercitato un interesse ‘di parte’.

    Senigallia non può essere governata ancora da chi, sia nella maggioranza che nell’opposizione, siede da oltre 10 anni in consiglio comunale. La politica è un servizio a tempo e tale deve rimanere.

    Ho aderito al progetto di Senigallia Bene Comune perché in questo gruppo ho trovato persone che nella loro vita aiutano nel silenzio chi ha bisogno; perché le idee che abbiamo posto in essere sono valide e possono essere spese per governare al meglio una città dove nessuno deve rimanere indietro. Senigallia ha bisogno di idee nuove, ha bisogno di persone con competenze per risolvere i problemi attuali e che abbiano una visione della città profondamente in prospettiva. Per fare questo non servono persone collegate ai partiti ma cittadini competenti che per cinque anni si mettano al servizio della comunità locale e che siano anche disposti, al termine del proprio mandato amministrativo, a dare il cambio ad altri. Solo così si può far rinascere la nostra città.

    Nel mio tempo libero amo fare diversi sport come basket, nuoto e corsa in cui mi applico con ottimismo e entusiasmo. Con lo stesso entusiasmo ho collaborato alla definizione del programma di Senigallia Bene Comune occupandomi di sport e turismo, settori in cui credo di avere delle competenze e che ritengo siano il cuore della nostra città.