• Nuovo Regolamento Servizi Sociali: prime sentenze in favore di famiglie con disabilità


    serviziallapersonaContinua il dibattito sul Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali e per la compartecipazione economica delle famiglie in situazione di disabilità, ma questa volta a suon di sentenze.

    Siamo stati, a suo tempo tacciati dall’assessore Girolametti, di complottismo e di incompetenza con un articolo apparso il 16 febbraio 2018. Abbiamo condiviso anche le perplessità di alcuni consiglieri della maggioranza, e ora in piena estate arriva una sentenza molto importante che traccia una direzione ben precisa in tema di servizi sociali comunali.

    Con la Sentenza 427/2018 depositata il 12 giugno dal TAR Marche in sostanza viene detto che i Comuni non possono eludere o modificare la normativa ISEE al fine di non compartecipare alla spesa. Si conferma inoltre che i Comuni sono obbligati a compartecipare alle spese nel caso in cui i redditi dell’assistito non siano sufficienti e non possono rifiutarsi accampando come motivazione (ad esempio) la mancanza di risorse. Un messaggio chiaro anche rispetto ai nostri dubbi in riferimento alla cosiddetta ‘omogeneizzazione dei servizi’, sui costi concreti a carico di ogni famiglia dove è presente la fragilità.

    Il gruppo consigliare di opposizione Senigallia Bene Comune, in questa fase, chiede di dialogare con tutte le parti e in particolare con l’Assessorato al Welfare al fine di verificare se nel nostro Regolamento ci siano o meno delle ‘falle’ da un punto di vista normativo che impediscano alle famiglie di accedere serenamente ai servizi erogati. Confermiamo alla luce della giurisprudenza le nostre perplessità già comunicate la scorsa primavera e invitiamo le associazioni dei familiari e chi eroga i servizi (cooperative sociali, ecc) alla vigilanza.

    Leggendo il documento si parla di razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione; di garantire servizi standard omogenei sul territorio attraverso una graduale uniformità.

    Omogeneizzare per tagliare o per migliorare?

    Senigallia Bene Comune

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  • Nuovo Regolamento Servizi Sociali: le nostre perplessità rimangono

    serviziallapersonaLo scorso 15 febbraio, a mezzo stampa, Senigallia Bene Comune espresse le proprie perplessità sul  Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali e per la compartecipazione economica degli utenti facendo precise e puntuali domande a cui Girolametti, in qualità di assessore al Welfare, rispose additandoci come demagoghi, complottisti e incompetenti.

    SBC chiese lumi sulla cosiddetta ‘omogeneizzazione dei servizi’, sui costi concreti a carico di ogni famiglia e non per ultimo sui posti di lavoro degli operatori domiciliari che da anni gravitano all’interno delle famiglie dove è presente la fragilità.

    Il ‘crucifige’ dell’assessore come sappiamo non si fece attendere. Peccato! Peccato, perché in data 27 marzo 2018 e precisamente durante il Consiglio Comunale la consigliera di maggioranza Angeletti pose all’Assessore Girolametti proprio quelle stesse perplessità che ci sentiamo ancora oggi di ribadire.

    La consigliera PD Angeletti, che a suo tempo votò come noi il regolamento, durante il suo intervento parlò di ‘preoccupazioni’ circa la compartecipazione economica nel rispetto del modello ISEE a carico degli utenti quando prima ‘era pressoché nulla’ (dal minuto 39 e 45 secondi  del seguente link al Consiglio Comunale del 27 Marzo: http://senigallia.halleymedia.com/live210-Consiglio-comunale.html). Continuò dicendo…”Gli utenti temono di non riuscire più ad affrontare le spese di compartecipazione e addirittura di dover rinunciare ai servizi domiciliari soprattutto ai servizi degli educatori che vanno a domicilio dei portatori di handicap con i quali in alcuni casi hanno sviluppato un grande rapporto affettivo”.

    Che differenza c’è tra la nostra preoccupazione e quella della maggioranza raccolta dall’intervento della consigliera Angeletti? Nessuna. La passione politica e la voglia di fare per l’interesse dei cittadini non hanno colore.

    Perché questa giunta di sinistra arrogante e boriosa (pesantemente punita nei consensi a livello nazionale e locale) non riesce mai a spogliarsi della propria ipocrisia ed evita continuamente di rispondere nel merito e trovando come solo ‘distrattore’ l’insulto o la denigrazione perentoria? Questo approccio non ci appartiene e mai ci apparterrà. E i fatti confermano quanto affermato.

    Ma andiamo oltre. Il dibattito su questo Regolamento è andato oltre i comuni interessati e si è spostato nella zona della Vallesina. Per chi fosse interessato, con particolare riferimento alle famiglie coinvolte negli interventi delineati nel Regolamento sulla compartecipazione, invitiamo a consultare il sito http://www.grusol.it/vocesocialeN.asp. Nella documentazione web presente c’è un passaggio che riteniamo significativo ai fini di una corretta analisi di ciò che sta accadendo e che ci permettiamo di citare. “Ad esempio, con valore ISEE di 20.000 euro, si verrebbe a pagare il 52% del costo orario della prestazione educativa: più di 10 euro all’ora. Chi, in una situazione di questo genere, continuerebbe a mantenere il servizio? Se anche il Regolamento fosse giuridicamente legittimo, la scelta gravissima, determinerebbe l’espulsione delle persone con disabilità, che vivano in una famiglia con redditi medio alti, dedicando il servizio soltanto alle persone con famiglie meno abbienti (persone disabili in nuclei poveri). Alimentando quindi un mercato di prestazioni “in nero”, prive di supervisione pubblica e di raccordo con il contesto comunitario.”  (http://www.grusol.it/apriSocialeN.asp?id=950)

    Questo scenario per i comuni dell’ambito è possibile? Se come afferma lo stesso comune di Senigallia questo provvedimento è uno ‘strumento perfettibile’ ci auguriamo che questa perfettibilità sia orientata ad una forte inclusività evitando così la possibilità che le  famiglie (abbienti o meno) debbano rinunciare ai servizi.

    Alla luce di  questo ci  associamo nel chiedere ancora oggi se le preoccupazioni espresse, prima da SBC e poi dalla consigliera Angeletti in sede di consiglio comunale, siano o meno infondate. Sapere in buona sostanza ‘come stanno i fatti’ senza per questo essere tacciati di demagogia e incompetenza.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

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  • Girolametti offensivo e fuorviante

    La replica dell’assessore Girolametti riguardo le nostre perplessità sull’applicazione del Regolamento Unico per l’accesso al sistema locale dei servizi sociali è come al solito offensiva.

    Siamo ovviamente abituati ad un approccio scomposto e fuorviante della maggioranza nei nostri confronti ma rimanendo nel merito Girolametti continua a non rispondere alle nostre domande.

    Ma cerchiamo di seguire il suo discorso. Ricordo all’assessore quanto da lui sottaciuto e cioè che durante la commissione del 1 dicembre sono stato assente e quindi non ho potuto partecipare, come faccio abitualmente, all’analisi e all’approfondimento del Regolamento che ricordo chiede la compartecipazione economica degli utenti non in maniera simbolica ma secondo specifici parametri partendo dal modello ISEE.

    Ho atteso così il consiglio comunale nel quale l’assessore è intervenuto relazionando nel merito affermando che: “Il contributo per l’integrazione delle rette servizi semi residenziali e anche dei servizi semiresidenziali e residenziali per i disabili, in modo particolare per i disabili viene garantito un servizio di trasporto, l’assistenza educativa scolastica …, l’assistenza domiciliare riservata ai disabili e un’assistenza di tipo economico atta ad intervenire in quelle condizioni di emergenza economica che sono la parte più critica di quanto riguarda l’attività dei servizi sociali negli ultimi anni”.

    Ho votato così a favore sulla base delle sue dichiarazioni e soprattutto per evitare ulteriori strumentalizzazioni su una materia così delicata. Dandogli fiducia SBC ha dimostrato di non esercitare un’opposizione polemica e sterile, tutt’altro. Ha riconosciuto la validità della proposta votando a favore della parte politica avversa, nell’intento di perseguire un interesse superiore e diffuso. Un Bene Comune. Altro che complottismo.

    Ora la cosa che mi spaventa sono i giri di parole che l’assessore fa nella sua replica parlando di “massima esenzione ai cittadini con ridotte capacità economiche e, poi, con una dinamica lineare non a scaglioni”.

    In buona sostanza procedere per ‘dinamica lineare’…vuol forse dire tagli orizzontali per un cospicuo numero di famiglie?

    Noi non ci nascondiamo dietro ad un dito, siamo perfettamente consapevoli che i servizi alla persona sono una voce di bilancio determinante e che come tale va gestita. Ma il punto è sempre un altro a cui pare che ancora non ci sia una risposta chiara. Cosa significa ‘razionalizzare e ottimizzare le risorse a disposizione?’ E ancora, ‘Garantire servizi standard omogenei sul territorio attraverso una graduale uniformità’ si intende forse tagliare quei servizi che prima erano garantiti?

    Chi si uniforma a chi?

    Omogeneizzare per tagliare o per migliorare?

    Senigallia Bene Comune in questa fase punta il dito sulla concreta applicazione di questo regolamento che inevitabilmente entra nella quotidianità delle famiglie con particolari fragilità cambiando in poco tempo ciò che prima sembrava garantito; infatti non è un caso che all’interno del documento si parli anche di cessazione del servizio per rinuncia, voce a cui speriamo nessuno debba ricorrere. Per non parlare poi di tutte le figure (operatori, assistenti educativi) che ruotano da anni all’interno delle famiglie a loro assegnate. Questi posti di lavoro saranno ancora garantiti?

    Come si fa poi a dire che il Regolamento ha avuto un articolato e approfondito percorsoistituzionale nella nostra città quando è stato discusso in IV Commissione Consiliare il 1 dicembre 2017 e, poi, discusso e approvato nella seduta del Consiglio Comunale del 14/12/2017. Ben quattordici giorni di approfondimento su un tema così sensibile. Però!

    Quanto ad incompetenza rigettiamo con forza le accuse ricordando, a questo proposito, che durante la discussione per la delibera 204/2017  ad oggetto: “Lavori di ampliamento area a parcheggio stazione FF.SS. viale Bonopera – approvazione progetto di fattibilità” l’assessore, era presente  votando a favore. Successivamente, visto il tumulto nato in città, prese le distanze dal suo voto con un articolo della sua lista che affermava: “Nella riunione di maggioranza di lunedì scorso abbiamo espresso il nostro forte disappunto, chiedendo il ritiro della delibera e l’apertura di un confronto, e siamo rimasti basiti oggi dell’avvio repentino dei lavori, partiti proprio con la parte di maggiore impatto emotivo e sociale: l’abbattimento degli alberi.” https://senigallia.openmunicipio.it/attendances/2221/

    Ma a questo, come alla dichiarazione di sue dimissioni in caso di chiusura dell’UTIC e non mantenuta, ci siamo dovuti abituare.

    A ciascuno il suo.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • La strana bocciatura in Consiglio del nostro ODG per i parcheggi per disabili

    parcheggiodisabiliCon quest’articolo vogliamo spiegarvi “come è attenta la nostra amministrazione alle vere esigenze dei cittadini”.

    Nel Consiglio Comunale del 31/01/2018 abbiamo presentato il seguente Ordine del Giorno (ODG): “Realizzazione segnaletica per delimitare due posti auto dedicati ai portatori di handicap al dipartimento di prevenzione”.

    In pratica con l’ODG chiedevamo che il Consiglio Comunale impegnasse il Sindaco per farsi promotore con la direzione ASUR affinché realizzasse n° 2 posti auto dedicati ai portatori di handicap in prossimità dell’ingresso esistente tra il parcheggio dello Stradone Misa e il Dipartimento di Prevenzione: non chiedevamo che doveva essere il comune a realizzare i due parcheggi per disabili, ma che li realizzasse l’ASUR.

    L’assessore Girolametti, che è possessore della delega a welfare e protezione sociale, edilizia sociale, sanità da parte del Sindaco, è intervenuto (ascoltare la registrazione da 2h 11’ 19’’ fino a 2h 11’52’’) criticando fortemente quanto richiesto da noi di SBC e, udite udite, affermando che l’unica cosa che poteva fare come amministratore era di farsi promotore presso l’ASUR per chiederle di realizzare, nel parcheggio di sua proprietà, due posteggi per disabili.

    Sconvolgente quest’intervento!

    Dapprima contesta quanto richiede l’ODG e poi afferma che, come assessore comunale, si impegna a richiedere personalmente all’ASUR quanto stavamo chiedendo con l’ODG.

    A tal punto ho dovuto ovviamente replicare, nonostante che il Presidente del Consiglio Dario Romano abbia cercato di screditarmi facendomi passare come il solito polemico contestatore (ascoltare la registrazione 2h 11’ 52’’ fino a 2h 13’10’’), per cercare di ricondurre la discussione sulla reale tematica dell’ODG.

    Dopo il mio botta e risposta con l’assessore è intervenuta, a chiusura degli interventi e prima della votazione, la Consigliera Stefania Martinangeli, dei 5 Stelle, che ha riassunto la drammaticità del comportamento tenuto da quanti erano intervenuti e soprattutto quello tenuto dell’Assessore Girolametti che si era dichiarato pronto a fare quanto richiedeva l’ODG ma che lo reputava inaccettabile come ODG. (ascoltare la registrazione da 2h 14’ 00’’ fino a 2h 15’20’’).

    Con questa chiusura mentale da parte della maggioranza è inutile proporre, anche se economicamente non costa nulla e anche è se indispensabile per i cittadini, qualunque innovazione o modifica.

    Che la richiesta arrivi tramite una commissione, una delibera, una mozione o un ODG è la medesima cosa perché per principio la maggioranza ogni cosa che viene proposta da noi di SBC deve essere bocciata e pertanto lo scontato risultato finale è stato il seguente: 6 voti favorevoli: Canestrari, Palma, Rebecchini, Paradisi, Martinangeli e il mio, mentre tutta la maggioranza, sindaco in testa, ha votato contro l’approvazione.

    L’unico che si è astenuto diventando pertanto un ribelle (secondo le modalità previste da Open Municipio) è stato il presidente del consiglio Dario Romano; ma poi perché ribelle: il presidente del Consiglio non è super partes?

    Giorgio Sartini – Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

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