• LA CITTADELLA DEGLI AMICI, DEGLI AMICI E DEGLI AMICI ….. E I CITTADINI?


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    Da consigliere comunale ritengo che il sindaco, nella migliore delle ipotesi, abbia perso il senso della realtà. Le ricordo signor sindaco che il bene comune appartiene a tutti i cittadini, non ad una casta privilegiata.  Lei si è impantanato su di un “viottolo politico” (termine molto molto gentile) allarmante,
    perché continua a parlare senza potersi avvicinare alla realtà delle situazioni che lo circondano (a parte i selfie). Sindaco questa volta ha superato il limite del rispetto altrui, quando scrive nel post sulla pagina Facebook istituzionale del Comune: “Nonostante ciò, rilevo ancora una volta come
    il consigliere Giorgio Sartini non perda occasione per dimostrare la propria inadeguatezza e la propria incapacità nell’assolvere alle funzioni istituzionali, continuando a brandire la minaccia di esposti all’Anac e alla Corte dei Conti, che naturalmente hanno un costo a carico della comunità.”
    Inadeguatezza: l'essere inadeguato in confronto a qualcosa (esempio: l'inadeguatezza delle politiche ambientali rispetto agli standard europei) ovvero nel nostro caso l’inadeguatezza di un consigliere di opposizione perché fa opposizione vera, quella che alla fine degli iter comunali previsti e percorribili, si rivolge agli organi superiori senza
    timore e, al contrario di Lei, sempre documentando quanto affermato. Vede sindaco io non la offendo la rispetto prima come persona, poi per il ruolo che i cittadini (sic!) le hanno conferito: lei no, lei non mi rispetta, anche se sono stati sempre i suoi cittadini ad eleggermi, non mi ha rispettato quasi mai in questi anni, e i suoi sbeffeggiamenti e dileggi nei miei confronti sono tutti documentati nelle riprese dei consigli
    comunali, delle commissioni e sui giornali! Detto questo entro nel concreto di quanto ha riferito in modo “impantanato”: “alla fine di un percorso lungo, articolato, trasparente e soprattutto vantaggioso per
    la città”. Vede sig. sindaco la parola “Vantaggioso” significa “Che reca vantaggio”, ma che vantaggio porta la proposta UISP rispetto alla proposta Team Marche? Le rispondo io, visto che è sempre impantanato, con una tabellina semplice ed esaustiva..

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    TOTALE DIFFERENZA: € 892.642,40

    Cioè con la TEAM MARCHE avremmo risparmiato il necessario per rifare uno dei ponti  cittadini, ma fatto bene non arciappelato come piace fare a Lei. Ora per suo preciso dovere istituzionale risponda all’intera cittadinanza e a me: “Dove sta per noi cittadini il decantato vantaggio se paghiamo alla UISP 892.642,40 € in più per avere lo stesso servizio che la TEAM MARCHE ci ha offerto con 892.642,40 € in meno?”
    La ringrazio anticipatamente per la sua risposta documentata.

     

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  • Senigallia Bene Comune: “Sulle barriere antirumore solo parole vuote del sindaco”

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    Senigallia 14/06/2019 – Apprendiamo dalla stampa che l’On. Alessandro Morelli, Presidente della Commissione Trasporti della Camera, e l’Amministratore delegato di RFI Maurizio Gentile, hanno incontrato una delegazione composta da alcuni componenti dei Comitati “No Muro” di Marotta e Falconara, accompagnati dai segretari provinciali della Lega di Ancona e Pesaro, Milco Mariani e Ludovico Doglioni. Argomento, l’imminente costruzione delle barriere antirumore da Pesaro ad Ancona. Tale incontro ha portato all’apertura verso soluzioni a più basso impatto ambientale, meno onerose economicamente e decisamente più innovative rispetto ad un progetto vecchio quasi 20 anni e che consentiranno comunque di rispettare la normativa europea. I cittadini di Senigallia hanno lo stesso problema ed a gran voce si sono fatti sentire, ricevendo in risposta solo demagogia da parte del sindaco pro-tempore, che più volte ha detto che è una questione di scelte di Governo nazionale, bene, anzi male. Altri sono andati a parlare con il Governo nazionale, lui dov’era? non fosse altro per il suo ruolo di Presidente Anci Regionale e coordinatore Anci nazionale, doveva esserci, eppure non c’era. Forse il sindaco è ben cauto a “non pestare i piedi a nessuno”, in questo momento molto delicato per la sua fragile carriera di partito? Ha più volte ripetuto “ci stiamo muovendo già da tempo nelle opportune sedi istituzionali insieme alla Regione Marche”, benissimo, comunichi alla Città i protocolli degli atti con cui si sta muovendo ufficialmente; renda pubbliche alla Città le date degli incontri ai quali ha partecipato per sensibilizzare le istituzioni su questa problematica, così che possiamo trovarne riscontro. Sappiamo non lo farà, non è nel suo stile, il suo stile è legato alle logiche di partito, alle decisioni prese durante cene riservate ed incontri privati. I cittadini sono stanchi di questa demagogia e questo brutto stile che nulla ha a che fare con la politica.

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  • SBC: “Dopo solo 5 anni dal 3 maggio 2014 il via ai lavori per ponte 2 giugno”

    504375_Cfakepathddd_ralfSenigallia 12/06/2019 – L’attività politica non è una cosa semplice e di certo praticarla senza avere a supporto una struttura di partito collaudata lo è ancora meno. Essere consigliere di opposizione, unico rappresentante della propria lista “realmente” civica e doverti fare in quattro per partecipare a tutte le commissioni consiliari è assai faticoso.Le tante difficoltà che si incontrano ti portano a volte a dire: “ma chi me l’ha fatto fare?”.

    Formulare proposte regolarmente bocciate dalla maggioranza, scavare tra le pieghe di meccanismi amministrativi poco trasparenti, cercare instancabilmente la verità dei fatti ed informarne la cittadinanza. Ma ecco che dopo 4 anni di opposizione un raggio di luce fende la nebbia dello sconforto: lo stato maggiore del PD regionale e cittadino ha accolto con entusiasmo una delle proposte più importanti contenute nel programma di Senigallia Bene Comune: quella relativa alla sostituzione dei ponti cittadini con altri a campata unica e la riapertura del collegamento porto canale-darsena, ovvero due dei punti fondamentali per la messa in sicurezza del fiume Misa. Dobbiamo dire un grazie sincero al Sindaco Mangialardi, il quale, con questa decisione, è stato finalmente, e davvero, il sindaco di tutti.

    Onestamente avevamo perso la speranza, e credevamo che tutti i nostri appelli, interventi e convegni fossero caduti nel vuoto. E invece a volte la buona politica è fatta anche di paziente semina che quando meno te l’aspetti porta i suoi frutti… “cosa dici?” “Guarda che il sindaco non ha fatto menzione che è una proposta di Senigallia Bene Comune”. “Ah.. va bene ma è evidente no?”. “Mica tanto, poteva anche dirlo pubblicamente, però effettivamente non è tanto propenso a riconoscere i meriti altrui”. “Ve be’ l’importante è che gli interventi si facciano e la città sia sicura, poi lui lo conosciamo…” Ben venga dunque questo nuovo corso dell’amministrazione in materia di sicurezza idrogeologica. Magari si potrebbe approfondire il tema del costo per la realizzazione del ponte a campata unica. Infatti secondo gli esperti da noi interpellati e che sonointervenuti alla 2° commissione del 28 marzo 2017 sarebbe costato circa 800.000 euro (2000 euro a metro quadrato) mentre pare che le cifre preventivate dalla Regione siano quasi tre volte superiori 2.400.000 euro (solo 6.000 euro a metro quadrato).

    Con tale cifra a disposizione si potrebbe rifare il ponte 2 giugno, il ponte Garibaldi e anche il ponte Perilli i ponti che creano maggiori criticità alla città. Ah… dimenticavo che per ponte Perilli cui sono stati già spesi solamente 800.000 euro nel 2015 per lavori di “arciappellatura” ben sapendo già d’allora che per cercare dimettere in sicurezza la città occorreva rifarlo a campata unica. Ah Ah … un’ultima cosa ma il ponte 2 giugno, che sarà carrabile e quindi liberamente transitabile, sarà riaperto al traffico cittadino o come avevamo già scritto alla sua chiusura i motivi sono da ricercare nelle pieghe della trasparenza della giunta Mangialardi: “La città di tutti”?

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  • Il lento depotenziamento della sanità pubblica marchigiana.

    SENIGALLIAospedalesanitaAgM2017-10-28-x00-12-800x445 Senigallia 31/05/2019 – Il neo-direttore dell’Area Vasta 2, dott. Milco Coacci, ha dato le dimissioni. Ufficialmente per motivi personali, anche se dalle note inviate dai sindacati si può supporre che in realtà le dimissioni siano legate alla situazione disastrosa in cui versa l’A.V. 2. con un buco in bilancio di circa 40 milioni di euro.

    Il nodo sarebbe da individuare nella mancata (fino a lunedì) proroga di oltre trecento precari nel periodo estivo; mancata perché è notizia di martedì che l’A.S.U.R Marche ha disposto il rinnovo. Il governatore Ceriscioli (che è anche assessore alla Sanità regionale) ed il dott. Marini hanno applicato un lento e continuo smantellamento della sanità pubblica, a favore del privato, gruppo Benedetti in testa; e la chiusura di diversi ospedali è stato il sintomo più vistoso, ma non l’unico. C’è per esempio la cattiva pratica dei rinnovi di contratti a tempo determinato degli operatori sanitari, che sta sfociando in una situazione drammatica per loro e per i cittadini: è preoccupante che per avere il rinnovo del personale si sia dovuto dimettere il direttore dell’A.V. 2. Va dato merito alla sua coerenza ed al coraggio del gesto che, almeno per il momento, ha evitato disservizi ai cittadini nell’estate entrante.

    Questo ed altro sono i risultati della mala gestione del PD e di Ceriscioli.

    Co-responsabili del disastro della sanità pubblica marchigiana, sono Volpini, che fino ad un mese fa aveva le deleghe alla Sanità ed il sindaco di Senigallia, compagni di partito del governatore, che sono stati zitti quando era il momento di difendere i cittadini, che hanno rassicurato coprendo questa gestione scellerata, quando era il momento di sollevare obiezioni e far insorgere i cittadini, opponendosi alle politiche distruttive impostate dal PD regionale, assecondando un disegno di sanità privata scellerato, basato sul modello tedesco, lontano anni luce dalla realtà marchigiana e non applicabile, non fosse altro per la morfologia del territorio.

    Coacci non ha voluto assecondare la cattiva politica in tutto questo e, all’ennesimo tradimento delle promesse fatte da Ceriscioli, ha dato le dimissioni: un segnale forte e chiaro che dovrebbe allarmare tutti i cittadini.

    Noi di Senigallia Bene Comune, sosteniamo i Comitati come forma di partecipazione attiva dei cittadini alla politica, ed in particolare quello di Senigallia in difesa dell’ospedale cittadino e ringraziamo il direttore Coacci per la coerenza, deprecando questo modo di fare mala politica del PD e dei sui rappresentanti in sede di Comune e Regione.

    S.B.C. è dalla parte dei cittadini e continuerà ad informare e battersi per un regolare, trasparente e onesto uso della politica.

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  • Gestione Piscina delle Saline – Interrogatorio al Sindaco

     

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    Per dovere di verità e per il rilievo pubblico della vicenda, corre l’obbligo di precisare alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco (a un quotidiano cartaceo locale, come da foto  n.d.r.) sull’interrogatorio a cui è stato sottoposto in Procura. La vicenda sono i rinnovi dati nel 2014 e nel 2015 della gestione della piscina delle Saline a favore della U.I.S.P., il tutto senza aver svolto alcuna gara pubblica.

    Occorre però scindere i due possibili piani di analisi di quanto accaduto, quello politico e quello giudiziario. A noi spetta affrontare il piano politico, essendo altre figure a dover analizzare il piano giudiziario, il tutto partendo dai      fatti.

    I fatti dicono che a fronte di una norma di legge che prescrive o la gestione diretta dell’impianto sportivo o la gestione affidata ad un terzo individuato tramite gara, il 14/05/2015 il sindaco anticipò con una lettera alla U.I.S.P. di aver dato mandato agli uffici di rinnovare la gestione per altri due anni, cosa che poi effettivamente avvenne. Questo è stato l’evento da cui si è partiti per approfondire la vicenda ed alla precisa domanda rivolta al sindaco in Consiglio comunale sul perché avesse inviato quella lettera, il sindaco nulla ha risposto.

    Venendo alle recenti dichiarazioni del sindaco, notiamo e critichiamo la strumentalizzazione di un evento tragico come l’alluvione del 03/05/2014 addotta come giustificazione per il rinnovo del 2014 mentre su quello del luglio 2015 nulla viene detto. Così come nessun cenno il sindaco fa sulle altre due ipotesi di reato che gli son contestate: la corruzione e la violenza privata. 

    In conclusione, ci domandiamo il perché il sindaco preferisca usare la stampa anziché il Consiglio comunale per dare quella che è la sua versione dei fatti, peraltro in maniera parziale.

    La natura pubblica degli interessi in questione merita ben altro atteggiamento da parte di chi dovrebbe amministrare la cosa pubblica. Il nostro dovere di lista civica di opposizione è quello di perseguire il bene comune, giammai di perseguitare una persona. Cosa quest’ultima che è assente dal nostro DNA politico.

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