• Ma quanto costa rifare i ponti cittadini a campata unica?


    PonteCampataUnicaLa maggioranza ha più volte detto che non ci sono i soldi per rifare i ponti Garibaldi e 2 giugno, arrivando a chiudere quest’ultimo per presunti problemi di sicurezza. Ma quanto costa rifare i due ponti a campata unica?

    Il Consigliere Sartini ha chiesto al sindaco quanto costasse il rifacimento dei due ponti tramite atti formali (una interrogazione a risposta scritta e due interrogazioni a risposta orale in Consiglio). Nessuna risposta dal sindaco, fino a quando gli uffici hanno detto che non c’era nessun preventivo e che ignoravano i costi di rifacimento a campata unica.

    Ma allora come può l’amministrazione dire che non ci sono i soldi, se non sa quanto costa rifarli?

    Senigallia Bene Comune, in ottica propositiva, ha dato il suo contributo sul tema, invitando il prof. Petrangeli – docente di Ponti presso l’Università di Pescara da 21 anni – a parlare alla 2° Commissione per chiarire sia i costi che le modalità tecniche di intervento.

    Il prof. Petrangeli ha illustrato che le campate da 10 metri, come quelle dei due ponti in questione, vengono giù solo se vengono giù le pile, e le pile non sembrano in condizioni tali da venir giù, quindi è una sciocchezza la chiusura di ponte II Giugno: “è un ponte che non campa altri quarant’anni, ma non è a rischio di crollo imminente. Non vale la pena metterci le mani, perché il costo è di poco inferiore a farli ex novo, e non essendo ponti di particolare pregio, non c’è nessun problema a demolirli e ricostruirli senza pile in alveo che sono devastanti, una sciocchezza, danno i problemi che sappiamo“. Il docente ha fatto presente comunque l’urgenza di eliminare i piloni in alveo perché pericolosi, in quanto, non solo accumulano i detriti in fase di piena, ma per effetto dell’attrito, rallentano la velocità dell’acqua attorno ad essi, peggiorando ulteriormente la situazione.

    Petrangeli ha poi presentato i costi di un intervento di rifacimento totale di un ponte di quel tipo: “700.000 € il costo del ponte, completo di fondazioni; con la progettazione ed il resto si può arrivare ad 1 milione e mezzo, ovvero un costo di 4.000 €/mq, anche se un ponte a quelle cifre è un “ponte d’oro”, si può fare tranquillamente con 1.500/2.000 €/mq. Non è un intervento che può avere un incidenza sulla gestione ordinaria di una città come Senigallia“.

    Il prof. Petrangeli ha dato anche una stima dei tempi: 3 – 4 mesi per l’intero intervento.

    A seguito delle spiegazioni del docente, l’assessore Monachesi ha dichiarato che certi calcoli e certe stime erano in grado di farle anche gli uffici comunali. Ma come mai allora quando il Consigliere Sartini ha chiesto tali informazioni, gli è stato risposto che non erano disponibili? E soprattutto, se tali calcoli erano noti agli uffici comunali, allora era anche noto che i ponti non erano a rischio crollo. Allora, perché è stato chiuso ponte 2 Giugno?! È evidente a questo punto che, non essendoci rischio di crollo, la chiusura è consequenziale ad un disegno politico, ma qual’ è sarà mai questo disegno? Forse la pedonalizzazione del centro storico? Questa maggioranza ha forse paura di ammetterlo pubblicamente?

    Sapendo adesso quanto costa rifare i ponti, possiamo anche indicare all’amministrazione di Senigallia, dove e come recuperare quei soldi; per esempio, possono iniziare a farsi restituire i soldi percepiti indebitamente dai dirigenti, come richiesto dagli ispettori del MEF (circa 200.000,00 €); possono farsi restituire i soldi per lo smaltimento dalla ditta che ha conferito in discarica la preziosissima “sabbia di velluto”, non ottemperando al contratto che prevedeva la separazione della sabbia, dai detriti (circa 3.000.000,00 €); potrebbe chiedere alla UISP i soldi non versati per la Piscina delle Saline, come canone concessorio negli ultimi 10 anni ed i soldi per le utenze pagate dal Comune (1.940.000,00 € ).

    Se gli amministratori facessero veramente bene il loro lavoro, i soldi ci sarebbero e tante irregolarità sarebbero state evitate; siccome in tutti questi anni non è prevalso l’interesse dei cittadini, ma le ambizioni dei singoli e gli interessi di parte, questo non è avvenuto.

    Senigallia Bene Comune ha scoperchiato la pentola e portato all’attenzione dei cittadini tante irregolarità.

    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti:

  • Replica al Sindaco sul ponte II Giugno

    Sarà un gran giorno quando il sindaco imparerà a rispondere nel merito, con numeri alla mano e senza attaccare il sottoscritto. Ma oramai ci sono abituato.

    In merito alla replica di Mangialardi, attendo di leggere la lettera che ha promesso di spedire ai cittadini per far conoscere come “il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa”; dalle risposte avute dal Comune ai miei accessi atti, l’unico controllo – dopo la relazione dei tecnici del luglio 2014 – risale al 10/11/2016………alla faccia della costante opera di controllo e monitoraggio. Insomma, è la stessa storia accaduta per il crollo del controsoffitto alla Marchetti; controsoffitto mai controllato dal Comune, dal gennaio 2009 al novembre 2014.

    Senza dire poi che il controllo (se scattare delle foto ad un ponte significa controllare) del 10/11/2016 è avvenuto dopo che nella commissione del 07/11/2016 il dirigente del Comune disse che non vi erano  criticità per i ponti cittadini.

    A differenza delle sue parole, equiparabili ad un vuoto pneumatico, ogni cosa che S.B.C. scrive è supportata da verbali, atti e documenti forniti dal Comune che lei dovrebbe dirigere. E quindi li dovrebbe conoscere, prima di dire inesattezze.

    Sul fatto che la prova di carico “qualora venisse compiuta su ponte II Giugno si rischierebbe concretamente di arrecare gravi danni alla struttura, compromettendo così anche il passaggio pedonale”, beh si commenta da sola per la sua banalità, superficialità ed assoluta infondatezza tecnica. Signor sindaco, non è più necessario valutare concretamente e tecnicamente la situazione di compromissione delle strutture esistenti? Si possono valutare con una veloce osservazione esclusivamente visiva.

    Attendo la risposta ufficiale alla petizione, poi valuterò assieme agli altri cittadini con cui condivido questo percorso, come muoverci.

    Sull’accusa di “strumentalizzazione” stia tranquillo, non avendo frequentato la sua stessa scuola di partito, non è da me e nemmeno dall’ingegnere Gabriele Annovi  che ci sta supportando a livello ingegneristico.

    Per chi vuole informarsi adeguatamente e liberamente pubblichiamo la relazione dell’ingegnere Roccato sulle condizioni dei due ponti e il testo integrale della petizione.

    Sartini Giorgio

    Senigallia Bene Comune

    Collegamenti

  • 295 firme raccolte per le prove di carico sui ponti II Giugno e Garibaldi

    20170206-consegna-petizione-ponte2giugno-3Consegnate in Comune le 295 firme raccolte con la petizione per le prove di carico dei ponti II Giugno e Garibaldi. Nel primo pomeriggio di lunedì 6 febbraio il consigliere comunale di Senigallia Bene Comune Giorgio Sartini, assieme a diversi commercianti del centro storico senigalliese, ha fatto protocollare la petizione perché vengano effettuate le prove di carico sulle due strutture che collegano la viabilità del centro storico con la principali arterie di traffico cittadine.

    Una mossa finalizzata a valutare la riapertura di ponte II Giugno.
    La struttura è chiusa al transito veicolare ormai da novembre 2016, dopo le verifiche del 2014 da parte dei Vigili del fuoco di Senigallia (e successivamente dei tecnici e ingegneri incaricati dal Comune) che ne segnalavano la condizione di “non sicurezza” da ripristinare immediatamente.

    Il ponte che collega via Rossini con via Portici Ercolani, infatti, da alcune relazioni tra cui quella dei Vigili del fuoco del 2014 e da altri documenti che Senigallia Bene Comune ha portato alla conoscenza della città, risulta inoltre che ponte Garibaldi sia in condizioni peggiori rispetto a ponte II Giugno e che la chiusura di ponte II Giugno sia stata decisa senza effettuare la prova di carico necessaria per stabilire l’urgenza o meno del provvedimento stesso.

    La prova di carico – si legge nella petizione firmata da quasi 300 commercianti e residenti del centro storico senigalliese – costituisce l’unica metodologia di collaudo statico di un ponte stradale. Dato che la chiusura del ponte II giugno alla viabilità rappresenta una questione di particolare rilevanza per la comunità locale, visti i pesanti risvolti negativi su molte attività commerciali del centro storico e sulla vita dei cittadini, i firmatari della presente petizione chiedono che il Comune proceda con la massima urgenza a svolgere le prove di carico sui ponti II Giugno e Garibaldi“.

    Collegamenti:

  • Ponte II Giugno: ma quale costante opera di controllo?

    Ponte1Ci risiamo, purtroppo. Chi amministra la cosa pubblica a Senigallia, dopo i mancati controlli al controsoffitto della palestra Marchetti (poi crollato nel novembre 2014), si dimentica per due anni di controllare il ponte Due Giugno.

    Eh sì, dopo le parole del Sindaco – “Il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa, intensificandola a partire dal 2014”, senza dare conto dei controlli e monitoraggi – ho chiesto di avere copia dei risultati di questi costanti controlli.

    Ebbene dopo le verifiche del 2014, il Comune di Senigallia ha controllato il ponte… il 10 novembre 2016!

    Alla faccia della “costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa” per di più intensificata “a partire dal 2014”!

    Già in un recente articolo ho illustrato la vicenda dei tre ponti cittadini, “nata” da una segnalazione al Comune da parte dei Vigili del Fuoco.

    La cosa grave, sintomo della superficialità amministrativa con cui viene gestita la cosa pubblica a Senigallia, è che nella Seconda Commissione del 7 novembre 2016, a domanda del commissario Urbinati, se dopo il terremoto, fosse stata controllata la staticità dei ponti sul Misa, l’assessore Monachesi non ha riferito di criticità esistenti e ha demandato all’ing. Roccato di meglio relazionare (ascoltare la seduta su http://senigallia.halleymedia.com/?idLive=86 al minuto 38 e 08’) il quale non ha segnalato aggravamenti della loro situazione.

    Tanto non era critica la situazione che dopo tre giorni, il 10 novembre 2016 appunto, il dirigente e l’assessore hanno ritenuto necessario fare un sopralluogo. Dopo due anni dall’ultimo.

    A quando i controlli sul ponte Garibaldi? E soprattutto, a quando la sua chiusura al traffico?

    Giorgio Sartini – Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti

  • Ecco come è stata gestita la pratica del ponte II Giugno

    Signor Sindaco rispondo alle sue repliche, dedicando il dovuto tempo per rispetto che ho verso Senigallia ed i suoi cittadini.

    Lei afferma “Il Comune ha sempre svolto una costante opera di controllo e monitoraggio dei ponti sul fiume Misa, intensificandola a partire dal 2014”, senza dare conto dei controlli e monitoraggi; avrebbe dovuto richiamare ed allegare gli atti, le relazioni e i documenti evocati nella risposta. Invece il nulla.

    Ma ormai siamo abituati ai suoi sproloqui da uomo di partito, sempre sprovvisti di supporto documentale.

    Ma entriamo nei fatti:

    1. delle problematiche esistenti sul ponte Due Giugno si sono accorti i Vigili del Fuoco che il 10/02/2014 hanno segnalato agli enti competenti la situazione di pericolosità per  rimuovere le criticità e ripristinare così la sicurezza della circolazione stradale. (Allegato 1 – Sopraluogo dei VVFF);
    2. dopo la segnalazione avete incaricato, senza alcuna gara, l’ing. Ortolani dello studio tecnico Landi Giacomo di controllare tutti e tre i ponti (Perilli, 2 giugno e Garibaldi);
    3. il più problematico è risultato essere il ponte Perilli (Allegato 2 – Stralcio della relazione). Ma da allora nulla è stato fatto, sugli altri due ponti, ad eccezione del divieto alla circolazione al traffico pesante;
    4. nella Seconda Commissione del 07/11/2016, a domanda del commissario Urbinati, se dopo il terremoto, fosse stata controllata la staticità dei ponti sul Misa, l’assessore Monachesi non ha riferito di criticità esistenti e ha demandato all’ing. Roccato di meglio relazionare (ascoltare la seduta su http://senigallia.halleymedia.com/?idLive=86 al minuto 38 e 08’) il quale non ha segnalato aggravamenti della loro situazione;

    Sarebbe opportuno che … … Sartini provasse a elaborare alcune idee e a dare il proprio contributo per reperire in maniera credibile i finanziamenti necessari al rapido ripristino del ponte.”, ecco alcune idee che le propongo signor sindaco:

    1. richieda indietro i soldi indebitamente dati ai dirigenti a titolo di retribuzione di risultato, come suggerito dalla relazione del Ministero dell’Economia;
    2. bandisca gare pubbliche per dare in gestione gli appalti nei servizi sociali al fine di avere una vera economia di risparmio per le casse comunali e non affidarli con proroghe in violazione della legge, come sottolineato dal Ministero;
    3. bandisca gare pubbliche per la gestione delle strutture sportive, ad esempio la piscina, anziché darle in gestione in palese violazione della legge regionale (si ricorda cosa ha scritto il 15/05/2015, in piena campagna elettorale, alla U.I.S.P.?).

    In sintesi, inizi a gestire la cosa pubblica in maniera efficiente e trasparente. Vedrà che poi troverà anche i soldi, molti!

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

    Collegamenti: