• Edilizia scolastica: nessuna strumentalizzazione politica


    FiumeSicuro4Lo scopo politico del mio intervento è semplicemente quello di vedere garantiti i diritti dei cittadini direttamente interessati e il rispetto della normativa. La strumentalizzazione ravvisata dal Dirigente Scolastico Elena Giommetti, sia nei contenuti quanto nella forma, risulta del tutto infondata e di seguito ne articolo le ragioni.

    Ad una lettura attenta dell’articolo oggetto di discussione, si evince la suddivisione delle problematiche sollevate in due distinte parti. Nella prima parte viene reso nota la situazione della formazione delle classi prime dell’IC Marchetti, mettendo in risalto il non rispetto della normativa vigente in merito al numero totale di alunni per classe con situazioni di handicap al proprio interno. Tendo a precisare inoltre che esiste un numero sempre più crescente e trascurato di alunni con BES nelle aule scolastiche. Si tratta di Bisogni Educativi Speciali, che non rientrano nella L. 104/92 sulla disabilità ne’ in quella sui DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) e che quindi non sono correlati da diagnosi funzionale.

    In altri termini non è previsto il sostegno. (Attualmente gli alunni iscritti alle classi prime della Scuola Secondaria Marchetti con DSA certificati sono 4 e 7 sono i BES). Fin qui una constatazione di fatto, ben nota e già segnalata da organi preposti (Consiglio d’Istituto, Gruppo Lavoro Inclusione e un gruppo di genitori interessati). Resta il fatto che detto aspetto, in presenza di classi con un numero di alunni superiore rispetto a quello per legge, ha chiaramente dei risvolti in tema di sicurezza che come tali non possono essere ignorati. La seconda parte riguarda un intero stralcio riferito spontaneamente in sede di riunione dalla D.S., e non un “riassemblare frasi di risposta a precise e diversificate domande”, e riguardante la tematica dell’edilizia scolastica, in particolare la sicurezza del plesso I.P.S.I.A. di Senigallia.

    Lungi l’idea da Senigallia Bene Comune dal voler “forzatamente far ricadere sul D.S. una presunta colpevole responsabilità”, chiediamo alla stessa che ci rassicuri, con documenti alla mano, aventi data certa, che la normativa in materia di sicurezza sia rispettata in toto. Laddove così non fosse, siamo pronti a collaborare affinché ciò avvenga. Noi di Senigallia Bene Comune avremmo potuto sicuramente fare due articoli distinti (uno riguardo la situazione Marchetti, l’altro riguardo il plesso IPSIA), ma poco sarebbe cambiata la sostanza: chiedere pubblicamente che vengano garantiti i diritti dei cittadini, ovvero il diritto all’istruzione (nello specifico: nel primo caso, la qualità dell’istruzione, nel secondo, la messa in sicurezza degli edifici scolastici).

    Nessun intento denigratorio quindi ma una presa di posizione ad ampio raggio: tutelare il diritto all’istruzione indipendentemente dall’Istituto Scolastico in questione. Il tutto prestando fede all’iter istituzionale da seguire: segnalazione al D.S., responsabile e garante per l’intero personale scolastico assegnatole, e richiesta di denuncia da parte della stessa alle Istituzioni competenti. Sorprende la difesa d’ufficio a favore del Comune.

    Ricordo infatti che se l’I.P.S.IA è di competenza provinciale, l’IC Marchetti è di competenza del Comune. È lontano da noi lo “scarica barile”, considerato che vogliamo affrontare nel merito le criticità prima che queste possano creare gravi problemi; non come avviene soventemente in Italia, che si corre ai ripari solo a danni avvenuti. Confidiamo in un intervento degli organi preposti, posto che dalla replica della Dirigente Scolastica non emerge quanto intenzionata a fare per affrontare la problematica.

    Giorgio Sartini – Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

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  • Protezione civile: il sindaco non risponde, perché?

    FiumeSicuro4Con la nostra ultima interrogazione (allegata), avremmo voluto sapere dal Sindaco:

    • “con quale atto, indicando tipologia di atto, data di adozione e protocollo è stato integrato l’organigramma del C.O.C.”, in considerazione della carenza di cinque unità alla data dell’alluvione;
    • “se e quando è stata avviata la procedura per rivedere il Piano di Emergenza alla luce di quanto avvenuto il 03/05/2014, prevedendo la sua applicazione ai territori già classificati nel P.A.I. come R3 ed alle zone drammaticamente colpite dall’evento alluvionale del maggio 2014”;
    • e “se e quando è stata avviata la procedura per rivedere il Piano di Emergenza alla luce di quanto avvenuto il 03/05/2014, prevedendo di sanare le criticità emerse dai lavori della Commissione Speciale”.

    Il Centro Operativo Comunale “alla data del 3 maggio 2014 risultava essere ancora quello nominato dal Sindaco Angeloni il 20 dicembre 2002. Essendo trascorsi undici anni e mezzo da allora, alcuni componenti sono andati nel frattempo in pensione senza essere sostituiti:

    • ​il responsabile supplente della Funzione 2 (Sanità, Assistenza Sociale e Veterinaria);
    • ​il responsabile e il responsabile supplente della Funzione 7 (Strutture Operative Locali e Viabilità);
    • ​il responsabile e il responsabile supplente della Funzione 9 (Assistenza alla Popolazione).”;

    (relazione di minoranza del Presidente della citata Commissione Speciale pag. 8).

    La stessa Commissione ha evidenziato alcune criticità del Piano di Emergenza ed in considerazione di ciò avremmo voluto sapere se ed in che modo il Comune ha avviato l’iter per superarle.
    Queste tre semplici domande, ma che riguardano argomenti importantissimi come la sicurezza dei cittadini, sono rimaste prive di risposta da parte del Sindaco.
    Il Sindaco nel prendere la parole ha esordito con un più che eloquente “Cosa le devo dire?”; ci sarebbe piaciuto ricevere risposte precise, anziché il solito sproloquio privo di contenuti e ricco di un politichese vecchio ed arrogante.
    Avremmo voluto avere delle risposte precise, nell’interesse della Città.
    Invece il Sindaco ha concluso l’intervento promettendo che le risposte arriveranno in maniera scritta; siccome da novembre stiamo ancora attendendo la risposta scritta in merito alla questione della convenzione con la U.S. Vigor, temiamo che anche questa cada nel dimenticatoio.
    Ma, visto l’argomento, pretenderemo una risposta scritta.

    Senigallia Bene Comune
    Giorgio Sartini
    Consigliere comunale

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  • Emendamento al DUP: Ottusità amministrativa da parte del Sindaco

    FiumeSicuro4La lista civica Senigallia Bene Comune è rimasta profondamente basita nell’ascoltare le affermazioni del Sindaco pronunciate in merito all’emendamento presentato dal Consigliere Sartini e riguardante l’approvazione del D.U.P. (Documento Unico di Progettazione 2016-2018), nella seduta del Consiglio comunale del 24/02/2016:

    Se lei, Consigliere Sartini – afferma il Sindaco – chiederà scusa a me e quindi alla città, esprimeremo parere favorevole al suo emendamento presentato, altrimenti….

    Un atteggiamento inqualificabile, soprattutto perché pronunciate da chi dovrebbe avere a cuore ed amare Senigallia, di fronte al quale ci limitiamo a constatare che il Sindaco ha commesso un gravissimo errore, confondendo il piano personale con quello istituzionale.

    Per comprendere i fatti, partiamo dall’inizio facendo un breve riassunto.

    Durante la seduta della 6° commissione, in merito alle somme a disposizione per i lavori di sistemazione di piazza Garibaldi e via Cavallotti, vista la discrepanza tra i valori citati nel D.U.P., Sartini ha posto alcune domande; infatti, mentre a pag. 26 per questo intervento viene riportato un totale di €. 2.788.522,73 (dato dalla somma delle cifre indicate di €. 273.478,27 e €. 2.515.044,46), nello stesso documento alle pagine 82 – 83 (sezione “Programma triennale delle opere pubbliche”) sono riportate altre cifre, ovvero €. 1.326.477,30 per restauro e riqualificazione piazza Garibaldi e €. 460.000,00 per il completamento pavimentazione piazza Garibaldi, per un totale di €. 1.786.477,30.

    Avendo ricevuto risposte generiche, insufficienti a chiarire la questione, assieme alla Dirigente al bilancio, abbiamo appurato che la voce a pag. 26 non è relativa ai lavori di piazza Garibaldi ma alla voce “PIPERRU – ORTI DEL VESCOVO” e che dentro detta voce vi sono anche gli oneri d’urbanizzazione e i finanziamenti statali per la piazza Garibaldi; in parole semplice, il D.U.P. conteneva un errore da correggere.

    Proprio per porre rimedio a questo errore, il Consigliere Sartini ha depositato, dopo averlo precedentemente concordato con la dirigente al bilancio d.ssa Filonzi,  un emendamento per correggere il D.U.P. che è stato discusso e bocciato dalla maggioranza durante la seduta del Consiglio. Per volontà quindi del Sindaco e della sua maggioranza, il Consiglio ha approvato un D.U.P. da cui risulta (per errore e volontà loro) che i lavori per la piazza ammontano ad €. 2.788.522,73.

    Prendiamo atto che il Sindaco non è in grado di andare oltre gli attacchi rivolti al Consigliere Sartini, facendo votare dalla sua maggioranza un documento (neanche poco irrilevante) con un evidente errore al suo interno.

    Come Sindaco ha mancato di garbo istituzionale e come primo cittadino, soprattutto in ciò che riguarda gli affari pubblici istituzionali, non se lo può assolutamente permettere.

    Ci auspichiamo che vengano presentate dal Sindaco giustificazioni in merito e le scuse alla Città, non al Consigliere Sartini.

    Senigallia ringrazierebbe.

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  • L’emergenza non è usabile

    sfruttare emergenzaSfruttare l’emergenza idrica che stiamo vivendo è immorale. Nei momenti di criticità bisogna rimanere tutti coesi e pronti ad agire per evitare al massimo i problemi. È per tale motivo che ieri non abbiamo proferito parola in merito a ciò che stava succedendo, mentre era invece in moto uno scontro tra chi si definiva operativo ed estremo difensore della città e chi invece stavo sfruttando l’evento emergenza per fare campagna elettorale.

    Adesso che la situazione è più tranquilla vogliamo però esprimervi il nostro modo di pensare.

    Venerdì  scorso presso l’Auditorium San Rocco, mentre si stava svolgendo una conferenza della lista civica Senigallia Bene Comune, mi hanno avvisato dei problemi in arrivo nella città. Ho subito interrotto l’incontro per consentire al centinaio di persone presenti di poter raggiungere la propria abitazione in sicurezza e prepararsi all’evenienza di una esondazione del fiume.

    Nella prima parte della serata l’ing. Fornaroli aveva già illustrato il progetto per mettere in sicurezza la città da portate di piena del fiume fino a 900 mc/s, frutto della pluriennale esperienza sua e di oltre 500 persone tra ingegneri, geologi, architetti e geometri.

    L’ing. Vito Macchia, ingegnere idraulico per la difesa del suolo e la pianificazione territoriale che ha scritto le zone a rischio del PAI e le norme relative alla sua applicazione, stava terminando la sua relazione su come operare nel rispetto delle norme in merito alla foce, ai ponti cittadini e all’alveo del fiume. Al momento dell’interruzione stava spiegando i problemi esistenti al km 6,5 della strada statale Arceviese inerenti il fiume Misa. Come illustra la foto, in quel tratto di strada il fiume sta minacciando la carreggiata, che si troverà quindi in serio pericolo alla prima piena importante. La situazione è così da mesi e nessuno degli amministratori si è impegnato per risolvere il problema. Se dovesse accadere qualcosa la colpa verrà data di sicuro al “fiume assassino”. Non sarà mai imputata alcuna responsabilità a chi non ha attuato la prevenzione in quel tratto fluviale. Ci si nasconderà dietro le solite scuse, prima tra tutte quella dei lunghi tempi burocratici. No. Non lo accettiamo, perchè in simili stati di emergenza il Sindaco ha l’autorità per intervenire immediatamente e poter sforare il tanto usato patto di stabilità.

    Noi ci siamo subito attivati, tramite un messaggio inoltrato dal nostro tecnico ing. Vito Macchia all’ing. Sbriscia (responsabile a livello provinciale), per chiedere la chiusura immediata al transito dei veicoli in quel tratto.

    È stato fatto? NO.

    Se succede qualcosa la responsabilità di chi è? La risposta è semplice: ne è responsabile chi è a capo del COC nelle fasi di emergenza. Quindi il sindaco di Senigallia e di rimando anche l’ing. Sbriscia.

    Come Lista Civica poniamo delle semplici domande. Perchè non sono stati iniziati i lavori di prevenzione necessari per eliminare i problemi delle piene improvvise o lente? Quei lavori erano indispensabili e forse prioritari rispetto al taglio degli alberi nel fiume?

    Ancora, perché nessuno ci ha risposto, in merito alla bozza di progetto trasmesso all’Assessore all’urbanistica Simone Ceresoni già da ottobre 2014, per la messa in sicurezza della città dalle piene fluviali?

    Oggi i fondi per gli interventi necessari a garantire una certa tranquillità ai nostri cittadini ci sono e devono essere utilizzati in modo adeguato. Non dobbiamo e non possiamo permetterci di continuare a sperperarli in lavori inutili e controproducenti.

    La città deve convivere in tutta tranquillità con il fiume. Deve anzi poterne godere sia come ricchezza ambientale e sia dal punto di vista economico. Perché il fiume, in una ottica di Bene Comune e se davvero ben gestito, è una risorsa, non una disgrazia.

    I nostri ingegneri Giuseppe Fornaroli e Vito Macchia sono da tempo pronti a gestire il nostro fiume.

    E tutti noi siamo pronti al cambiamento, perché cambiare SI PUO’ ma soprattutto SI DEVE.