• Cittadella dello sport o a cittadella della UISP?


    PiscinaSalineSulla gestione della Piscina comunale delle Saline, la confusione è sovrana e il risultato finale è che i cittadini non devono sapere cosa combina il Comune.

    Sono agli atti le nostre interrogazioni, proposte di mozioni ed accessi atti per portare chiarezza e trasparenza in una vicenda che vale centinaia di migliaia di euro pubblici; dall’approvazione del rendiconto di gestione 2016, approvato dalla maggioranza il 27/04/2017, risulta che il Comune incassa dalla gestione degli impianti sportivi 150 mila euro mentre ne spende 551 mila euro, con un saldo negativo di 401 mila euro. Dal 2005 fino ad oggi il Comune ha sostenuto i costi, mentre la UISP ha incassato gli utili; se vi fosse stata una gestione più oculata dell’impianto, il Comune ne avrebbe tratto sicuramente un vantaggio economico.

    Nella Commissione del 28/04/2017 è emerso che la UISP avrebbe presentato (circa due mesi fa) un progetto per prendere in gestione la c.d. cittadella dello sport, ovvero: piscina, campo d’atletica, campi da tennis e pattinodromo. E qui la domanda nasce spontanea: se la Uisp ha dichiarato al Comune perdite annuali medie di 52.000,00 euro dalla sola gestione della piscina, come mai chiede di gestire lo stesso impianto assieme agli altri? Senza considerare che questi ultimi sono economicamente meno redditizi della piscina?

    La logica e la matematica direbbero che dopo avere rimesso tutti quei soldi il gestore di questa attività fuggirebbe a gambe levate, come peraltro ha fatto quando ha abbandonato la gestione del centro sportivo del Ponte rosso in fretta e furia; invece no, al contrario la Uisp vorrebbe investire milioni di euro sulla cittadella dello sport. Ciò conferma che non è vero che la Uisp rimette(va) forti somme per gestire la piscina delle Saline.

    Ma non basta, in Commissione il dott. Mirti ha dichiarato che per lui “è singolare chiedere di applicare le leggi da parte di un consigliere comunale”. Al suo intervento si è accodato il sindaco che, nel fiume di parole pronunciate prive di senso politico, ha dimenticato quale fosse l’oggetto della discussione e si è inutilmente dilungato su discorsi logori e superati dal tempo. Tralasciamo le tante amenità dette (una su tutte, aver paragonato il modestissimo campo da calcio della Capanna con la piscina delle Saline) il sindaco si è dichiarato orgoglioso di avere avviato l’affidamento della gestione degli impianti sportivi alle società sportive, facendo finta di ignorare che quando ha iniziato a fare l’assessore molti di questi impianti erano già affidati in gestione alle società sportive.

    Tornando alla Uisp, resta il fatto che per la piscina Saline la Uisp avrebbe presentato un progetto sul quale il Comune (con il dirigente Roccato e il funzionario Formentini) si starebbe confrontando con la Uisp medesima. Ma sono state interpellate altre società cittadine e non, sulla loro disponibilità a gestire l’impianto? Oppure deve rimanere alla Uisp, a tutti i costi?

    Alla faccia della trasparenza! Secondo noi il Comune avrebbe dovuto rendere pubblica la volontà di attivare questa procedura cosicché chiunque, società sportiva o gruppo di società, avrebbe potuto presentare una propria proposta economica. Invece no: il Comune sta trattando e discutendo il progetto da realizzare con la Uisp e con nessun altro. Cosa vuole il Comune? Cosa propone la Uisp? Cosa stanno concordando? Ai cittadini verrà presentata la solita minestra (assai costosa per loro e vantaggiosa per le casse della Uisp) quando sarà pronta secondo i loro gusti e i loro appetiti?

    Intanto nessuno risponde sulla richiesta di fare una gara pubblica per la gestione della piscina in attesa di trovare la quadra per il complessivo impianto sportivo delle Saline.

    Ci hanno detto che la nostra richiesta di indire la gara è infatti superflua perché previsto per legge. Bene, anzi male; perché se è vero che fare le gare è obbligo di legge dal 2013 costoro ci dovrebbero spiegare:

    • il perché della proroga, senza gara, deliberata dalla giunta il 30/07/2015 (delibera n. 106);
    • il perché quella delibera venne anticipata, il 14/05/2015 (a due settimane dal voto) dalla lettera (prot. 29927) del sindaco con cui anticipava alla Uisp che aveva dato mandato agli uffici di prorogare la convenzione per altri due anni;
    • il perché il Comune nulla ha risposto ad una società che nell’aprile 2015 (prot. n. 22021) aveva manifestato il proprio interesse a partecipare alla gara per la gestione della piscina;
    • il perché, infine, hanno votato contro la proposta di portare in Consiglio la mozione.

    Ci dispiace, infatti, che la nostra richiesta di portare la pratica in Consiglio comunale sia stata impedita grazie al voto contrario dei commissari Bedini (Vivisenigallia), Pierfederici (Pd), Profili (Obiettivo comune), Pedroni (Pd) ed anche grazie all’astensione del consigliere di minoranza Rebecchini (Unione civica); a favore han votato, oltre al sottoscritto, anche i Consiglieri di minoranza Martinangeli (M5S) e Da Ros (Lega Nord). Evviva la democrazia “a senso unico”.

    Sindaco un’ultima domanda, anche oggi possiamo festeggiare il 25 aprile?

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • Micro centrale idroelettrica sul Misa: i lavori vanno sospesi

    Dopo l’alluvione del 3 maggio 2014, la sicurezza dei cittadini e della città dovrebbe essere al primo posto sia per l’Amministrazione Comunale che per la Regione Marche e la Provincia di Ancona.

    Non è purtroppo così!

    Proprio alcuni giorni fa, il 14 aprile, ho infatti inviato una PEC alla dottoressa geologa Gloria Anna Sordoni  della Segreteria Tecnica dell’Autorità di Bacino e al dirigente ing. Gianni Roccato del comune di Senigallia per segnalare il progetto in fase di avvio: “Realizzazione di mini impianto idroelettrico della potenza max di 85,80 kW sul fiume Misa in località Bettolelle nel comune di Senigallia. Soggetto proponente Energy Seekers S.r.l. di Ostra (AN)”.

    Nei giorni precedenti l’ing. Roccato aveva infatti notificato l’“esecuzione dell’ordinanza di occupazione d’urgenza preordinata all’imposizione di servitù di elettrodotto su immobili per la realizzazione di una micro-centrale idroelettrica in loc.tà Bettolelle.”

    La realizzazione di tale centrale prevede un innalzamento della diga presente nel letto del fiume, circa 500 metri prima del ponte delle Bettolelle, di 1,5 metri senza avere subito la valutazione ambientale sui lavori relativi all’assetto di progetto del fiume Misa.

    Ho pertanto comunicato ufficialmente quanto di seguito riportato: “Gli atti suindicati consentono la realizzare un mini impianto idroelettrico della potenza max di 85,80 kW sul fiume Misa in località Bettolelle nel comune di Senigallia e pertanto tale opera verrà ad interferire, a nostro parere in modo rilevante con la dinamica del fiume Misa durante gli eventi di piena, trovandosi poco a monte della strettoia prevista per la realizzazione della vasca di compensazione idraulica ed in fase di realizzazione a Brugnetto di Senigallia.

    Per la realizzazione dell’impianto è previsto un innalzamento mobile di 1,5 metri dell’opera cementizia esistente ma dagli atti in nostro possesso non ne è stata valutata l’interferenza con l’Assetto di Progetto del Misa – Nevola

    Si chiede pertanto di valutare l’interferenza dell’opera alla luce dell’Assetto di Progetto del Bacino Idrografico della Media e Bassa Valle del fiume Misa (Delibera 67 – 25 marzo 2016 del Comitato Istituzionale dell’Autorità di Bacino Regionale delle Marche) e di provvedere nel frattempo alla sospensione cautelativa dei lavori in attesa del risultato della valutazione richiesta.”

    Di tale realizzazione ne era all’oscuro la d.ssa Geol. Gloria Anna Sordoni  della Segreteria Tecnica dell’Autorità di Bacino come pure l’intero tavolo di lavoro del Contratto di Fiume. Il Contratto di Fiume è quell’ambito in cui tecnici, associazioni, comune, e regione stanno lavorando per individuare gli interventi da realizzare sull’intero bacino per mettere in sicurezza, quanto più possibile, la città di Senigallia dalle piene improvvise del Misa.

    Allora mi chiedo, dato che quantomeno l’ing. Gianni Roccato (che ha firmato il decreto) che l’assessore Maurizio Memè (con cui ne ho parlato personalmente) ne erano a conoscenza, non dovevano richiedere di far valutare l’impatto che l’opera avrebbe avuto durante le piene del Misa prima di dare l’assenso per le autorizzazioni e poi procedere con gli espropri?

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • Per il bene della città il sindaco Mangialardi dovrebbe smettere di usare il tono da monarca illuminato

    SimboloNell’agone della disputa politica in consiglio comunale coloro che fossero stati presenti a qualche seduta, o che l’abbiano ascoltata per radio o vista sul sito comunale, avranno certamente notato la frequenza con cui il Sindaco fa ricorso alla categoria dell’intelligenza e della competenza; spesso per denigrare gli avversari politici.
    Il nostro povero Sartini, che ha tra le sue gravi colpe quella di cercare di fare un’opposizione non di facciata, è il più bersagliato; non passa commissione o consiglio comunale in cui non si becchi dal nostro primo cittadino, in maniera esplicita o velata, dell’incompetente. In tal modo prova sempre a spostare l’attenzione su un campo personale e sviare la discussione dai temi spesso spinosi che il Sartini, con dovizia di particolari (tutti ben documentati), propone al Consiglio. Sartini ha incassato i colpi e non si è lasciato fuorviare continuando a cercare di capire e far conoscere ai cittadini i motivi di certe strane scelte amministrative (ultime, ma non per importanza, la gestione della piscina comunale o la questione della T.A.R.I.).
    Ascoltando per radio una seduta, di qualche mese fa, forse a qualcuno non sarà sfuggito un passaggio apparentemente secondario ma che in realtà ha segnato un cambio di passo: il melenso scambio di complimenti tra il consigliere Paradisi e il sindaco Mangialardi i quali, folgorati dalle parole di San Paolo, facevano a gara nello stimarsi a vicenda per la mirabile intelligenza altrui. Ora, in generale, nella vita tendiamo ad affidare i compiti di maggior responsabilità alle persone che riteniamo più intelligenti o più capaci nel fare una determinata cosa.
    E così nella sfera politica, massima espressione di responsabilità pubblica, di certo vorremmo le persone politicamente più intelligenti, sia dalla parte di chi governa e sia da quella che sta all’opposizione. La questione dell’intelligenza non è davvero secondaria ma dare del ladro ad un avversario politico non è segno di grande rispetto umano né di grande cultura democratica.
    A giudicare dagli insulti a Sartini e dagli elogi a Paradisi verrebbe da pensare che il sindaco ritenga intelligente chi fa opposizione a chiacchiere ed incompetente chi si oppone coi fatti. Ma a questo punto occorre farsi una prima domanda: chi ha investito il sindaco dell’autorità di stabilire chi è intelligente e chi non lo è? Mangialardi infatti, nel decantare le sopraffini doti di intelletto del Paradisi, ha affermato che non è una concessione che fa a tutti quella di riconoscere l’intelligenza altrui. Quello che colpisce è il tono da monarca illuminato con cui “distribuisce patenti di intelligenza” a destra e a manca. Unico depositario della suprema intelligenza.
    Seconda domanda: ma “se ce ne vuole” perché uno superi l’esame Mangialardi per ottenere tale riconoscimento, quanto saranno politicamente intelligenti tutti quelli a cui Mangialardi ha affidato responsabilità importanti, come per esempio quella di assessore? Avrà usato come parametro la forbice Sartini e Paradisi? Per fare l’assessore devi essere più intelligente di Sartini e meno di Paradisi (altrimenti potresti fare ombra al sommo intelligente!).
    Ma a questo punto sgombriamo il campo da ogni dubbio cosicché se crolla il tetto della palestra alla Marchetti, o se i lavori del nuovo porto sono stati fatti senza rispettare le indicazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, o se gli ispettori del Ministero dell’Economia e Finanze rilevano 18 irregolarità nella gestione del denaro comunale o se la piscina viene affidata senza gara contrariamente a quanto prevede la legge o se l’escavo del porto viene fatto in un periodo non consentito dalle norme regionali, non si eluda la discussione finendo sempre a parlare della scarsa intelligenza di Sartini.
    Invece che continuare in una classificazione del tutto soggettiva e arbitraria dell’intelligenza dei nostri politici perché non fare il test scientifico di misurazione del Quoziente Intellettivo? Sgraviamo il sindaco dall’ingrato compito di giudicare l’intelligenza dell’intera opposizione in consiglio comunale! Pensate che bello! Mangialardi, Monachesi, Campanile, Memè, Ramazzotti, Paradisi, Rebecchini, Mandolini, Bozzi, Perini e avanti…fino all’ultimo .. Sartini ovviamente. Tutti quanti chiusi in un’aula scolastica; senza dizionari, senza internet, senza prosopopea da sfoggiare: soli col proprio intelletto politico. Si pubblicano i risultati sul sito del comune e ogni volta che interviene un consigliere il presidente nel dargli la parola ricorda a tutti il Q.I. del suddetto consigliere: “Ha facoltà di parlare il consigliere Rossi con Q.I. certificato di n° 5 punti”.
    Dai misuriamola questa intelligenza che il sindaco “non riconosce a tutti”! Chissà che non ci siano delle sorprese! Magari viene fuori che c’è pure qualcuno peggio di Sartini, e magari proprio nella maggioranza!

     

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  • Riaccendiamo i riflettori sulla gestione della piscina delle Saline

    PiscinaSalineRichiamo ancora l’attenzione sulla piscina delle Saline perché è vicenda nella quale i senigalliesi hanno speso una marea di soldi e la UISP, invece, ci ha guadagnato.

    Il sindaco ha dichiarato nel Consiglio comunale del 29/03/2017 che il Comune farà quanto prescritto dal Codice degli appalti: meglio tardi che mai aggiungo, perché è dal 2013 che si sarebbe dovuto procedere ad una gara d’appalto.

    Intanto premetto che è inaccettabile mischiare la questione dei rapporti per niente limpidi tra Comune e UISP con le moltissime altre società sportive spesso costrette alla sopravvivenza e all’assunzione di responsabilità che non dovrebbero assumere per svolgere la meritoria attività di volontariato che svolgono.

    Ecco pertanto alcuni suggerimenti al sindaco:

    • infine aspetto di conoscere, durante la prossima commissione del 28 aprile, le modalità individuate per la gestione degli impianti sportivi con la speranza che, ancora una volta, non si dia in pasto una polpetta avvelenata alle società sportive che vanno aiutate non solo durante le premiazioni ma nella vita di tutti i giorni.

    Questo insopportabile consigliere non chiederà i suoi ringraziamenti ma si accontenterà di avere contribuito a ridurre le spese del Comune e di avere aiutato le società sportive cittadine; d’altra parte deve solo applicare la legge sullo sport che il suo partito ha approvato 5 anni fa in Regione.

    Giorgio Sartini – Senigallia Bene Comune

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  • La TARI aumenta e le aziende scappano da Senigallia

    tariL’aumento della T.A.R.I. è stato un “bello scherzetto” da parte dell’amministrazione Mangialardi per le imprese, oltre che per le famiglie; ma rischia di trasformarsi in un boomerang.
    Oltre che rendere impopolari gli attuali amministratori, vista la stangata che gli è arrivata con l’aumento di questa tassa, gli imprenditori locali sono indotti verso scelte drastiche, quali l’abbandono del territorio senigalliese, verso la nuova area artigianale di Marotta. A Marotta, al di là del ponte del Cesano, quindi sono solo pochi metri che nella realtà comportano una notevole boccata d’ossigeno per queste imprese.
    T
    Ovviamente nel Comune in cui si trasferiscono, vengono accolti a braccia aperte, e gli vengono messi a disposizione servizi ed aree adeguate, cosa che a Senigallia non è stato possibile fare, visto che aree adeguate non ci sono e non se ne vogliono fare, volendo addirittura riqualificare, cambiando destinazione da artigianali ad abitative le aree esistenti e non sono disponibili molti terreni agricoli, da riconvertire in artigianali, perché sono stati accaparrati dai soliti amici dell’amministrazione. Un boomerang dicevamo, sì, perché questa situazione, sta portando via occupazione sul territorio senigalliese; ciò si converte in perdita di voti per il P.D. e soprattutto, imprenditori che per anni hanno sostenuto il sistema dell’attuale maggioranza, se ne stanno chiamando fuori, scaricando l’attuale amministrazione senigalliese, non ritenendola più interlocutore adeguato, serio ed affidabile, non comprendendone certe scelte scellerate.
    Ora noi di Senigallia Bene Comune ci domandiamo: le scelte fatte dalla maggioranza che governa la città, se portano alla fuga delle aziende, alla scomparsa di aree artigianali storiche, e quindi alla perdita di occupazione, sono veramente scelte che vanno nell’interesse dei cittadini? Nell’ottica di questa amministrazione i posti di lavoro persi, dovranno essere riassorbiti dai nuovi centri commerciali della Capanna e del Vivere Verde che si sono progettati, ma nei quali nessuno vuole investire? È già pronto il papello con i nomi di chi dovrà essere assunto, come si fece per altre aperture? Vorremmo sapere qual è il piano di sviluppo economico della città che hanno in mente questi amministratori, perché quello che vediamo non ci piace e non va in una direzione seria di sviluppo del territorio, anzi fa fuggire le aziende. Continueremo a monitorare la situazione e ne chiederemo conto, tenendo sempre informati i cittadini.
    Senigallia Bene Comune
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