• Il comune si deve costituire parte civile nel processo per l’alluvione


    allagamenti-capannaNel Consiglio comunale del 26/10/2017, come ultimo argomento, è stata discussa la mozione presentata dalla nostra lista con cui si domandava al Consiglio di impegnare la Giunta a far costituire il Comune come parte civile nell’eventuale processo penale relativo all’alluvione del 3 maggio 2014.

    La assenza di obiettività da parte della maggioranza, tutta impegnata a far quadrato attorno al sindaco “senza se e senza ma”, gli ha impedito di capire il senso della mozione: si chiedeva alla giunta di predisporre quanto necessario per consentire al Comune di costituirsi parte civile nell’eventuale processo penale, a prescindere da chi saranno i soggetti rinviati a giudizio.

    Venendo al merito di quanto emerso dalla discussione intendiamo replicare pubblicamente al consigliere Paradisi, al vicesindaco Memè ed al presidente del Consiglio Romano.

    Il consigliere Paradisi (intervento ascoltabile a 7:11:33 della registrazione) ha affermato che il Comune non può costituirsi parte civile in un procedimento penale ove, nel caso venissero rinviati a giudizio suoi amministratori e/o suoi dipendenti, dovrebbe sedere sul banco degli imputati come responsabile civile, definendo tale richiesta un errore che farebbe uno studente al primo anno di giurisprudenza. Bene, anzi male. Perché prima il Tribunale di Grosseto (documento PDF 1) poi la Corte di Appello di Firenze (documento PDF 2), nel caso del naufragio della nave Costa Concordia, han ritenuto legittima la presenza della società armatrice nel processo sia come responsabile civile dell’imputato sia come parte civile nei confronti dello stesso imputato.

    In particolare, il Tribunale di Grosseto (pag. 520-521 del PDF 1) nel respingere la richiesta di inammissibilità della difesa dell’imputato ha affermato che “I rapporti processuali di natura civile sottesi alle due forme di intervento nel processo sono autonomi e distinti, per cui non esiste alcuna relazione di incompatibilità tra di essi”, tanto che la società armatrice venne condannata come responsabile civile (pag. 528 del PDF 1) ma nella stessa sentenza venne accolta la sua domanda come parte civile nei confronti dell’imputato (pag. 540 del PDF 1) rimettendo le parti avanti il giudice civile per la quantificazione dei danni; la Cassazione penale poi non ha riformato tale aspetto (documento PDF 3).

    Ciò significa che il Comune può e deve costituirsi parte civile nel processo penale.

    Quindi dalla auspicata costituzione del Comune come parte civile non deriverà alcun pregiudizio ai cittadini che hanno subito danni dall’alluvione, come affermato dal consigliere Paradisi.

    Rispetto alle parole del vicesindaco, al netto del suo processo alle intenzioni che rispediamo al mittente, ci piace rimarcare questo passo: “valuteremo con estrema attenzione l’iter processuale e quindi anche se eventualmente nei termini stabiliti dalla legge il Comune e quindi se la giunta decada se l’amministrazione si costituisca parte civile nessuna cosa è preclusa”. Sebbene la nostra mozione sia stata respinta dalla maggioranza, il vicesindaco ha preso un impegno preciso dinanzi alla Città e dinanzi al Consiglio Comunale e vigileremo che ciò avvenga.

    Perché che il Comune abbia subito dei danni è cosa certa, risulta anche dalla relazione della Commissione speciale (documento da Open Municipio, pag. 12) presieduta dal sig. Enzo Monachesi: “costi del Comune per attività di emergenza e pronto intervento: € 4.200.000 … … costi del Comune per il ripristino del patrimonio pubblico: € 8.325.000”, il tutto quindi per un totale di 12.525.000,00 euro di costi del Comune.

    Per chiudere vorremmo sapere dal presidente del Consiglio Romano cosa volesse dire quando, dopo aver dichiarato il ritiro della mozione, rivolgendosi al segretario e prima che spegnesse il microfono pronunciò queste parole: “io voglio che …” (intervento ascoltabile a 8:04:33 della registrazione). Per capire se chi siede sullo scranno da Presidente del Consiglio comunale è membro del P.D. o è il Presidente del Consiglio.

    Collegamenti:

  • Inchiesta sull’alluvione: passerella mediatica inaccettabile

    alluvione2014Pubblicata la notizia che la Procura della Repubblica di Ancona stava per concludere l’inchiesta sull’alluvione del 03/05/2014 a Senigallia, movimenti e forze politiche hanno subito preso posizione, manifestando il loro aperto sostegno soprattutto al sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi.

    In seguito ai molti documenti pubblicati, alcuni dei quali particolarmente critici e, forse anche inopportuni, considerata la delicatezza della questione, i Carabinieri Forestali del gruppo di Ancona, hanno trasmesso un documento con il quale è stata fatta chiarezza.

    In particolare, hanno ufficializzato la chiusura dell’inchiesta e l’invio degli avvisi ad undici indagati, tra i quali il sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, ed il suo predecessore Luana Angeloni; gli altri nove indagati sono invece tecnici e dirigenti del Comune di Senigallia, della Provincia di Ancona e della Regione.

    Dopo l’articolo dell’ANSA del 23/08/2017 relativamente alle proroga delle indagini per Mangialardi e la Angeloni, è iniziata la passerella mediatica da parte dell’opposizione e della maggioranza.

    Ci piace far notare come si è mossa la regia della maggioranza: dapprima sono intervenuti il sindaco Maurizio Mangialardi, Maurizio Perini e Fabrizio Volpini il 24/08/2017; giornalmente hanno poi continuato a tener desta nei cittadini “la santità operativa del sindaco”: il PD Senigalliese il 25/08, Art. 1 MDP, i non meglio identificati Movimenti di Sinistra e Città Futura il giorno 26/08, Vivi Senigallia il 27/08 e poi i Giovani democratici il 29/08.

    Dopo il chiarimento dei Carabinieri della Forestale del 30/08, il sindaco Mangialardi ha replicato il 31/08 e tutti i Sindaci della vallata Misa Nevola hanno espresso, il giorno seguente, il loro sostegno a Mangialardi.

    Pur essendo, S.B.C., l’unica forza politica che, in merito all’alluvione del 2014, ha continuamente prodotto accessi atti, mozioni, segnalazioni, proposte nella 2° commissione competente per rimuovere le problematiche del fiume, assemblee pubbliche e denunce all’autorità giudiziaria, abbiamo diffuso un solo comunicato, il giorno 29/08, perché non vogliamo cavalcare un inutile consenso mediatico momentaneo sull’onda emotiva nata nei cittadini.

    Quello che per noi è importante è che si faccia chiarezza sulle numerose responsabilità occorse per l’alluvione; poi accertare se gli undici indagati sono tutti o solo in parte responsabili, spetta alla Magistratura.

    A noi di Senigallia Bene Comune spetta invece il compito di tutelare gli interessi legittimi di tutti i cittadini e dell’intera città.

    Per questo motivo abbiamo trasmesso un accesso atti per conoscere se e quanti dei dirigenti comunali e dei componenti la Giunta hanno una copertura assicurativa e abbiamo sollecitato e solleciteremo ancora l’ufficio legale del Comune, e non solo, a preparare in tempo utile la costituzione di parte civile del Comune di Senigallia nel processo penale che si aprirà.

    Questa e non le dimissioni del sindaco, anche se è un passo che a nostro parere dovrebbe fare, è la cosa importante per i 45.000 cittadini della città, perché questa è l’unica possibilità per riavere gli oltre 4 milioni di euro di danni subiti dagli impianti e dalle attrezzature comunali a seguito dell’alluvione.

    Con questa cifra ragguardevole si possono fare tanti lavori per la città ma si possono soprattutto rifare quei lavori importantissimi, per cui la giunta ha dichiarato non avere la disponibilità economica: tutti i ponti cittadini.

    Parliamo di rifare a campata unica, e a via inferiore, ponte Portone, Garibaldi, 2 Giugno e Perilli, inoltre si possono fare gli interventi alla foce per liberarla dai sedimenti e gli interventi strutturali per attenuare gli insabbiamenti che derivano dagli errori fatti al tempo dell’amministrazione Angeloni per realizzare il nuovo porto.

    In merito a questi interventi, in questi due anni di attività, abbiamo già abbondantemente spiegato come si possono risolvere i problemi del fiume nel tratto cittadino: nella 2° commissione del 12/10/2015 (Chiusura Porto http://senigallia.openmunicipio.it/events/347/ ), nella 2° commissione del 03/11/2015 (Messa in sicurezza di Borgo Molino http://senigallia.openmunicipio.it/events/351/ ) e nella 2° commissione del 26/02/2016 (Lavori per sistemare e mantenere tutto il tratto fluviale foce compresa http://senigallia.openmunicipio.it/events/445/); inoltre abbiamo tenuto un’Assemblea pubblica a San Rocco il 30/10/2015 ( Fiume sicuro? http://www.senigalliabenecomune.it/?s=fiume+sicuro ) per illustrare come è possibile mettere in sicurezza la città da eventi come quello del 3 maggio 2014.

    Fare in modo che il Comune si costituisca parte civile nel processo, è la nostra priorità in questo momento assieme al contrastare lo smantellamento del nostro Ospedale perché la tutela della vita e delle proprietà vengono prima delle “passeggiate mediatiche” a difesa od accusa del sindaco Mangialardi.

    Lista Civica Senigallia Bene Comune

    Collegamenti: