• Riqualificazione dell’area ex Mesersi


    528281_Cfakepath527792Cfakepathexmessersi1ralf_ralfSenigallia 20/10/2019 – Il giorno 11 ottobre su Vivere Senigallia è apparso un articolo che riporta le seguenti affermazioni del sindaco Mangialardi: “La riqualificazione dell’area ex Messersì rappresenta la sintesi perfetta di rigenerazione urbana legata ad un progetto di consumo zero del territorio perché di fatto elimina un vecchio rudere e la nuova costruzione riduce i volumi pre-esistenti –spiega il sindaco Maurizio Mangialardi- l’intervento, oltre a bonificare un’area, si porta dietro la risoluzione di alcuni problemi. Verrà infatti realizzato il passaggio ciclopedonale sul fosso Sant’Angelo che mette in sicurezza il transito sotto il ponte autostradale e sarà migliorato l’impianto idraulico del fosso nel tratto del ponticino di viale dei Pini. Finalmente sarà poi realizzata la nuova rotatoria di collegamento di viale dei Pini-via Capanna e sarà predisposto il collegamento con il futuro attracco alla complanare”.Il giorno 17 ottobre sui giornali le affermazioni del sindaco sono diverse:“Si tratta di un’operazione fondamentale per la città – afferma il sindaco Maurizio Mangialardi – che riesce a coniugare la rigenerazione urbana di un’area oggi soggetta a degrado e la razionalizzazione della viabilità in modo da rispondere positivamente alle istanze dei cittadini della zona, che da tempo chiedono una strada di collegamento in grado di snellire i volumi di traffico su via Capanna e rendere più agevoli gli spostamenti sull’asse nord-sud della città. Il tutto, come sempre, a consumo zero di territorio, grazie alla demolizione dei vecchi ruderi dell’ex Messersì e al recupero dei precedenti volumi. Non meno importante sarà poi la seconda fase del progetto, dove è prevista la creazione di un passaggio ciclopedonale sul fosso Sant’Angelo per garantire la sicurezza del transito sotto il ponte autostradale”.“A ciò – spiega il vicesindaco e assessore all’Urbanistica Maurizio Memè – va aggiunto il miglioramento idraulico dell’impianto del fosso in prossimità del ponte di viale dei Pini. Sicuramente il progetto messo in campo, al pari di interventi già realizzati o in corso di realizzazione in altri punti della città, consente di risanare un’area preda dell’incuria, restituendola ai residenti con un significativo miglioramento delle opere pubbliche circostanti”.Ben venga una riqualificazione di un’area degradata ma ci sono alcuni distinguo che l’amministrazione non valuta perché non vuole vederli o per incompetenza?

    Ci spieghiamo: su tale area, nella quale in passato venivano svolte attività industriali, sono state eseguite le procedure previste dal testo unico ambientale al fine di verificare l’eventuale contaminazione del suolo e delle acque di falda? Oppure andremo incontro ad un problema di bonifica come è accaduto con la rotatoria della Penna?

    L’area non è stata in passato “controllata dai nostri assessori” e quindi società autostrade, con l’ampliamento per la terza corsia e la complanare, ha lasciato il cavalcavia sulla provinciale di Sant’Angelo stretto come era in precedenza. Quello era il momento ideale ed unico per allargarlo prevedendovi la realizzazione di una futura pista pedo ciclabile. Oggi si realizza la pista ciclabile tombando il fosso Sant’Angelo sotto il cavalcavia. Ricordiamo agli amministratori che tombare un corso d’acqua è quanto di più demenziale si può realizzare; eppure l’esperienza del fosso Sant’Angelo durante l’alluvione 2014 dovrebbe avere insegnato qualcosa ai nostri amministratori, ma così non è: “Tanto (diranno come è consuetudine) è colpa dei cambiamenti climatici”.Non si è mai vista quasi nessuna città con rotatorie che non siano rotonde ma ovali allungate; Senigallia oltre ad averne due ne vuole realizzare una terza stranissima che riproduce il momento della sua “duplicazione cellulare”. Sembra quasi che la forma sia fatta per spingere gli autisti ad entrare nel centro commerciale e quindi non tenga minimamente conto delle esigenze di circolazione del traffico.L’affermazione: “e sarà predisposto il collegamento con il futuro attracco alla complanare” sig. sindaco vuol dire che il collegamento effettivo con la complanare è rimandato a data da destinarsi? Cioè ad oggi state decantando l’aria fritta?

    Inoltre l’affermazione del Vice-Sindaco: “va aggiunto il miglioramento idraulico dell’impianto del fosso in prossimità del ponte di viale dei Pini” significa che sarà rifatto il ponte esistente con uno a via inferiore?
    Ma, dulcis in fundo, a Senigallia serve veramente un ulteriore centro commerciale visto che quelli esistenti stanno boccheggiando e le piccole attività commerciali spariscono irrimediabilmente?
    Non possiamo mica realizzare un centro commerciale ogni cento metri. Ricordiamo che per avere prodotti a km zero e quindi di qualità, aiutando nel contempo i nostri produttori a sopravvivere, è necessario realizzare dei mercati o anche centri commerciali che ospitano esclusivamente le loro e quindi le nostre attività locali.

    Lista Civica
    Senigallia Bene Comune

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  • Quarta osservazione al P.A.I.: estendere l’area di rispetto a ridosso di Borgo Bicchia

    AreaPAI4Dopo aver parlato dell’area Sacelit-Italcementi, dei Portici Ercolani e della sponda sinistra del Misa, in questo articolo affrontiamo la quarta osservazione delle sei complessivamente depositate dalla lista civica Senigallia Bene Comune in merito ai nuovi perimetri del P.A.I.

    L’oggetto è la richiesta di “Estensione della zona R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio”. Questa area si trova a ridosso dell’area R4 individuata al Borgo Bicchia (allegato 1) ed è attualmente un’area lottizzata in attesa di edificazione, estendendosi sul lato sud di via Brodolini ed è compresa tra via Del Lavoro e la Strada di San Gaudenzio.

    L’ultime alluvioni avvenute, nell’area oggetto dell’osservazione, sono avvenute nel 1976 e nel 2014. Si è chiesto alla Regione di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare in caso di futura edificazione i residenti durante le emergenze e per evitare di realizzazione garage interrati e appartamenti a piano terra. Si comunica inoltre che sulla tavola RI21d del PAI oggetto di osservazione attuale e su quella della seconda e definitiva adozione del PAI, allegata alla Delibera n. 42 del 7 maggio 2003, vi è riportata l’indicazione della località come “Borgo Nicchia”, ma il Borgo è denominato “Borgo Bicchia”

    Giorgio Sartini

    Consigliere Comunale Senigallia Bene Comune

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  • Terza osservazione al P.A.I.: estendere l’area R4 alla sponda sinistra del Misa

    AreaPAI3La nostra lista civica ha presentato ben sei osservazioni al nuovo P.A.I. adottato dalla Regione:

    1. Estensione dell’area R4 all’area EX-SACELIT ITALCEMENTI
    2. Estensione dell’area R4 all’area tra via Portici Ercolani – via Delle Caserme – via Cavallotti
    3. Estensione dell’area R4 all’area compresa tra via Rossini e via XX Settembre – l.go Mare Mameli – via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia
    4. Estensione dell’area R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio
    5. Estensione dell’area R4 anche all’area compresa all’interno dell’area R4 individuata tra la confluenza del Misa con il Nevola e Casine di Ostra ma non individuata come R4
    6. Modifica delle opere realizzate per ridurre al minimo il rischio R4 nel Borgo Molino.

    Dopo aver parlato dell’area ex Sacelit Italcementi e dell’area dei Portici Ercolani, trattiamo in questo articolo il terzo argomento, ovvero la richiesta di estensione della zona R4 all’area tra via Rossini e via XX Settembre, lungomare Mameli, via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia.

    FotoPAI3L’area in questione si trova in sponda sinistra sulla traiettoria seguita dall’acqua fuoriuscita dalla rottura arginale avvenuta nell’alluvione nel 30 dicembre 1940 (Allegato 1); l’ultima alluvione importante è infatti avvenuta, nell’area oggetto dell’osservazione, nel 1940 ed ha interessato tutta l’area, sulla sponda sinistra, della città come mostrano le fotografie negli allegati 2 e 2A.

    Con l’allegato 3 abbiamo riprodotto la simulazione per individuare le aree allagate per rottura o sormonto in sponda sinistra a partire dal tratto di via Rossini e con un quantitativo di acqua pari ad 1/4 di quella fuoriuscita il 3 maggio 2014.

    Lo stato attuale degli argini è precario con profonde lesioni e spostamenti che sono indicativi di un possibile cedimento e/o rottura. Non a caso il Sindaco nell’ultima seduta del Consiglio comunale ha definito, pur senza specificare il/i punto/i esatto/i, “fragilina” la sponda sinistra del fiume. (Allegato 4 e 4A).

    E’ stato chiesto quindi di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare i residenti durante le emergenze come era previsto nella prima adozione del PAI – Delibera n. 15 del 28 giugno 2001 (Allegato 5).

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

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  • Seconda osservazione al P.A.I: a rischio alluvione anche i portici Ercolani

    La nostra lista civica ha presentato ben sei osservazioni al nuovo P.A.I. adottato dalla Regione:

    1. Estensione dell’area R4 all’area EX-SACELIT ITALCEMENTI
    2. Estensione dell’area R4 all’area tra via Portici Ercolani – via Delle Caserme – via Cavallotti
    3. Estensione dell’area R4 all’area compresa tra via Rossini e via XX Settembre – l.go Mare Mameli – via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia
    4. Estensione dell’area R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio
    5. Estensione dell’area R4 anche all’area compresa all’interno dell’area R4 individuata tra la confluenza del Misa con il Nevola e Casine di Ostra ma non individuata come R4
    6. Modifica delle opere realizzate per ridurre al minimo il rischio R4 nel Borgo Molino.

    Dopo il primo articolo in cui si è illustrata la richiesta di estendere all’area ex Sacelit Italcementi la zona R4, con questo articolo intendiamo portare a conoscenza della Città la osservazione numero due.

    Prima di entrare nel merito, occorre però fare una doverosa premessa.
    Ogni volta che in Italia succede un disastro ambientale che coinvolge un centro abitato, si sollevano domande su chi abbia potuto, ad esempio, dare le autorizzazione per costruire in un posto che si sapeva già essere pericoloso per chi ci sarebbe andato ad abitare.

    AreaPAI2Ecco, con questa osservazione si intende evidenziare la scelleratezza della decisione amministrativa comunale di far costruire l’isolato c.d. “Orti del Vescovo” con oltre sessanta posti auto interrati, il tutto a ridosso del fiume ed in una zona “a valle” – non perimetrata in alcun modo – rispetto a quella “a monte” prevista come R4.

    Con questa osservazione chiediamo infatti che la zona R4 sia estesa all’area tra via Portici Ercolani – via Delle Caserme – via Cavallotti, il tutto per una semplice questione di logica e di fisica.

    L’area si trova a ridosso dell’area R4 individuata dal Bar dei Cacciatori – ponte Garibaldi e via Portici Ercolani (Allegato 1) ad una quota al di sotto del ponte Garibaldi oscillante tra 50 cm (a 4-5 metri dall’argine in aderenza al ponte) ad oltre 110 cm sul piano stradale di via Delle Caserme.

    PAI2ImmagineInoltre l’argine che costeggia via Delle Caserme si trova a ben 170 – 180 cm sopra il piano stradale di via Delle Caserme .
    Nell’area oggetto dell’osservazione, l’ultima alluvione è avvenuta nel 1976 ed ha allagato tutta l’area sulla sponda destra della città come mostrano gli allegati 2 e 2A.

    Lo stato attuale gli argini è precario con profonde lesioni e spostamenti che sono indicativi di un possibile cedimento e/o rottura. E’ stato chiesto pertanto di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare i residenti durante le emergenze e per evitare una prossima futura realizzazione di garage interrati e appartamenti/attività commerciali a piano terra nell’area denominata “ORTI DEL VESCOVO” come era previsto nella prima adozione del PAI – Delibera n. 15 del 28 giugno 2001 (Allegato 3).

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

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  • Prima osservazione al P.A.I.: L’area Ex Sacelit-Italcementi

    AreaPAI1Come anticipato nell’articolo di alcuni giorni fa, Senigallia Bene Comune ha depositato – presso il Comune di Senigallia ed all’Autorità di Bacino – sei osservazioni previste dalla Deliberazione n. 68 del Comitato Istituzionale dell’08/08/2016 avente ad oggetto “L.R. 13/99 – D.A.C.R. n. 116/2004 – “Piano per l’Assetto Idrogeologico (PAI) bacini di rilievo regionale – Aggiornamento 2016” – art. 5 delle Norme di Attuazione (NA)”. – Delibera di Giunta Regionale – DGR – n. 982 dell’8 agosto 2016 “L.R. 25 maggio 1999, n. 13, “Disciplina regionale della difesa del suolo”, art. 12 – Misure di salvaguardia del “Piano di Assetto Idrogeologico (PAI) dei bacini di rilievo regionale – Aggiornamento 2016”, pubblicata l’08/09/2016 sul Bollettino Ufficiale della Regione Marche.

    Questo l’elenco delle osservazioni, depositate ognuna con una scheda distinta e relativa cartografia:

    1. Estensione dell’area R4 all’area EX-SACELIT ITALCEMENTI
    2. Estensione dell’area R4 all’area tra via Portici Ercolani – via Delle Caserme – via Cavallotti
    3. Estensione dell’area R4 all’area compresa tra via Rossini e via XX Settembre – l.go Mare Mameli – via Monteverdi, Via Paisello, via Pizzetti e via Pierelli fino al fosso della Giustizia
    4. Estensione dell’area R4 all’area edificabile compresa tra il lato monte di Via Brodolini – Via Del Lavoro – Via Strada di San Gaudenzio
    5. Estensione dell’area R4 anche all’area compresa all’interno dell’area R4 individuata tra la confluenza del Misa con il Nevola e Casine di Ostra ma non individuata come R4
    6. Modifica delle opere realizzate per ridurre al minimo il rischio R4 nel Borgo Molino

    La prima osservazione riguarda la “Estensione della zona R4 all’area EX-SACELIT ITALCEMENTI” posto che:

    • L’area EX-SACELIT ITALCEMENTI (allegato 1) si trova a ridosso dell’area R4 individuata dall’attuale variante nella tra via Dogana Vecchia, via Andrea Costa e via Carducci (proseguo via Mamiani) e quindi sulla traiettoria dell’area da invadere per il naturale deflusso a mare dell’acqua
    • Il sottopasso esistente alla fine di via Dogana Vecchia, in caso di cedimento degli argini in sua prossimità sul lato sinistro, non è sufficiente per lo smaltimento dell’acqua da far defluire che si incanalerebbe su via Andrea Costa e poi su via Mamiani e successivamente raggiungerebbe l’area EX-SACELIT ITALCEMENTI
    • PAI1ImmagineIl cedimento degli argini è già avvenuto nel 1940, (Allegati 2 e 2a) ed ha allagato gran parte dell’area, sulla sponda sinistra, individuata nell’allegato 3. Al riguardo si ascoltino le parole del sindaco alla 5 ora 25° minuto e 40 secondo del consiglio Comunale del 28 settembre 2016 (Inizio Mozione alla 5° ora e 10° minuto http://senigallia.halleymedia.com/?idLive=78)
    • Inoltre sulla statale in prosecuzione di via Mamiani esiste un sottopassaggio che conduce all’inizio dell’area EX-SACELIT ITALCEMENTI favorendone ulteriormente l’allagamento
    • Lo stato attuale gli argini è precario con profonde lesioni e spostamenti che, sulla base di risorgive che zampillano su via Dogana Vecchia durante gli eventi di piena (allegato 4), sono indicatori di un possibile scivolamento degli argini all’interno dell’alveo fluviale.

    Sulla base di quanto sopra, si è chiesto pertanto di estendere l’area R4, secondo le curve di livello esistenti, per allertare i residenti della zona durante le emergenze e per evitare la realizzazione futura di garage interrati e appartamenti/attività commerciali a piano terra nell’area EX-SACELIT ITALCEMENTI.

    Nei prossimi giorni usciranno altri articoli per illustrare le cinque restanti osservazioni.

    Giorgio Sartini

    Consigliere comunale Senigallia Bene Comune

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